Anvil Therapy «Away From Here» (2013)

Anvil Therapy ĞAway From Hereğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
12.06.2013

 

Visualizzazioni:
1640

 

Band:
Anvil Therapy
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Titolo:
Away From Here

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea Betulanti :: Vocals
Alessandro Berchicci Soave :: Guitars
Dario Calamai :: Keyboards
Stefano Filipponi :: Bass
Michel Agostini :: Drums

 

Genere:
Rock Progressive Metal

 

Durata:
54' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Undeground Symphony Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Interessante e notevole questo ‘Away From Here’ dei nostrani Anvil Therapy, una formazione tipicamente Progressive Metal che è stata in grado di prendere il meglio di tante influenze ben note di conoscenza planetaria e fonderle insieme donando più personalità possibile ai pezzi, cosa affatto complessa se non si vuole scadere nella freddezza più assoluta.
E di freddezza non me la sento di parlare in quanto questa oretta scarsa generata da 9 discreti brani gode di una produzione praticamente perfetta, nessun intoppo, nessuna incertezza e soprattutto nessun segno di voler ricreare atmosfere già abbondantemente (ab)usate in un genere che presentare oggi significa dover passare sopra ai soliti Dream Theater/Symphony X.
Sebbene in qualche punto del disco inevitabilmente gli Anvil Therapy ricordino un po’ i due gruppi citati poc’anzi, ho trovato godibile non poco tutto questo svilupparsi del concept di ‘Away From Here’ che tratta di un personalissimo viaggio all’interno della mente umana tra follie e tormenti vari. A detta della stessa band ogni canzone rappresenta una storia a se stante collegata con le altre in un unicum concettuale.
Il Progressive Metal dei nostri è melodico all’ennesima potenza, ricalca un po’ possibili soluzioni melodiche di un moderno Power ma viene presentato con una marea di complessi intrecci di una sezione ritmica d’eccezione, frequentissimi soli di chitarra di fattura veramente alta e anche la qualità dei suoni delle tastiere non è da meno; il tutto contornato dalla voce del singer Andrea Betulanti perfettamente in grado di risultare all’altezza del compito.
Non smonterò in questa sede il disco né mi metterò a consigliarvi qualche traccia in particolare, vi invito invece ad una considerazione: di band capaci ce ne sono ma di band che sanno cogliere il meglio di tanti vostri ascolti e cucirlo ad hoc è cosa ben rara. Degni sia di plurimi ascolti che di un acquisto. Disco che cela molto più di quello che pensate.

Track by Track
  1. Entrance S.V.
  2. Inner Secret 75
  3. Coming Home 75
  4. Absence 70
  5. Away from Here 75
  6. Far From Reality 80
  7. White Cube 70
  8. Queen of Flowers 65
  9. Final Act 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 12.06.2013. Articolo letto 1640 volte.

 

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