Ars Odiendi «Nothing but Weeping Grave Ruins» (2008)

Ars Odiendi «Nothing But Weeping Grave Ruins» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1159

 

Band:
Ars Odiendi
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Titolo:
Nothing but Weeping Grave Ruins

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ultragore :: Vocals
Euristheus :: Guitars
Lord Silphatos :: Bass
Tiglatpilezer :: Battery

 

Genere:

 

Durata:
19' 41"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non male questo debutto dei Casertani Ars Odiendi, che ci propongono questo loro 4 tracks + Intro di debutto. Il loro genere proposto è un black metal abbastanza old school, al quale unisce svariate influenze tra canzone e canzone, e quindi passando da influenze più in stile death metal (tipo l’opener), ad altre in stile Darkthrone, come in “Necrocult”, ad altre più debitrici dei primi Bathory, come per esempio nella buona “Dark Wounds”. Queste due canzoni, tra le altre cose, costituiscono anche i picchi qualitativi del demo.
Non credo sia difficile intuire come, al di là delle simpatie puramente personali per un genere musicale come questo, il demo degli AO si presenti come un prodotto magari che non sarà una pietra miliare, ma che comunque è l’onesto lavoro di una band che riesce a dare delle buone soddisfazioni all’ascolto delle proprie composizioni, e che è capace di scrivere (cosa non da poco!) scrivere brani old school cospicuamente freschi, che non puzzino di stantio e di revival fine a sé stesso.
Difetti ce ne sono? Sì, qualcuno, ma non sono molti e non minano in maniera grave l’ascolto del demo, però ci sono comunque, e pertanto consiglio di correggerli: lasciando infatti perdere l’eterogeneità delle influenze mostrate dagli Ars Odiendi, che tutto sommato non si fa risentire, direi invece come sia la voce a non impressionare più di tanto: non che il cantato non sia all’altezza, però si fa troppo utilizzo di growl sovra inciso allo screaming, oppure viene proprio lasciato il cantato in growl e basta, che sta fuori contesto di quel tanto che basta per rovinare in parte certi ascolti del demo, visto che le atmosfere tipicamente alla Darkthrone o alla primi Bathory vengono in tal maniera malamente smorzate.
Concludo esprimendo il mio incoraggiamento agli Ars Odiendi, Consigliati a chi cerca del buon materiale underground di Black Metal Old School.

Track by Track
  1. Intro 65
  2. The gloomy sense of death 70
  3. Necrocult 75
  4. Dark Wounds 75
  5. Bringer of human genocide 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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