Asofy «Percezione» (2013)

Asofy «Percezione» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.09.2013

 

Visualizzazioni:
1361

 

Band:
Asofy
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Titolo:
Percezione

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tryfar :: Instruments and Music
Empio :: Voice and Lyrics

 

Genere:
Black / Doom Metal

 

Durata:
48' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.04.2013

 

Etichetta:
Avantgarde Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo è uno di quei cd che dice di proporre un genere (Post Black Metal mischiato con l’ambient, lo si legge nella biografia), ma in realtà propone a mio avviso altra musica: questo “Percezione” dei milanesi Asofy, duo che propone 4 tracce per 48 minuti di musica, è un disco scarsamente elettrico e che insiste tantissimo su sonorità acustiche (e anche quando va sull’elettrico non è che ci sia una schitarrata col gain a manetta, anzi), con arpeggi e momenti crepuscolari, e che se non aveva la voce screaming e non avesse cercato tempi di batteria medi o anche veloci, avrebbe funzionato.
Sì perché il problema di questo disco è che è sconnesso. Esiste un’anima della band dove Tryfar suona i suoi arpeggi acustici tranquillamente, dove tutto è pacioso, post rock e lontano da ciò che è il black metal o il metal in generale, mentre l’altra anima è data da una tentazione, come accennato, di metterci a forza degli stilemi black metal. E così Empio fa il possibile, ma delle metriche piatte e poco convincenti, una voce screaming totalmente fuori contesto con le atmosfere crepuscolari, una timbrica declamata che stona totalmente con l’atmosfera dei brani, un volume completamente diverso della voce e infine delle accelerazioni un po’ improbabili e non fondamentali rovinano ottima parte dei brani. Particolarmente, in “Saturazione”, dove un mid tempo di batteria non viene supportato bene da un riff acustico arpeggiato, e la sparata veloce di “Ombra”. Un vero mortorio, infine, è la canzone finale da 9:20 circa in poi, dove onestamente bisogna impegnarsi per capire cosa stia suonando la batteria, e il brano plana noioso verso la conclusione.
C’è qualcosa di positivo? In realtà sì: è possibile apprezzare, quando il disco è strumentale e va piano, delle atmosfere comunque coinvolgenti e interessanti, che potrebbero appassionare alcuni amanti del depressive, ma soprattutto amanti del doom sperimentale e di certo ambient. Che tuttavia, di nuovo, non so fino a che punto potranno appassionarsi agli elementi inopportuni black metal.
In conclusione: non un disco da buttare, ma un disco doom per amanti delle atmosfere crepuscolari. Per quello che riguarda le influenze Black Metal, consiglio di eliminarle del tutto o quantomeno di bilanciarle meglio di così, perché onestamente hanno devastato quasi tutto ciò che c’è di buono in questo cd.

Track by Track
  1. Luminosita 65
  2. Saturazione 60
  3. Ombra 60
  4. Oscurita 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 08.09.2013. Articolo letto 1361 volte.

 

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