Axecuter «Bangers Prevail» (2011)

Axecuter «Bangers Prevail» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Axecuter

Titolo:
Bangers Prevail

Nazione:
Brasile

Formazione:
Danmented - vocals, guitars
T-basstard - bass, vocals
Baphometal - drums

Genere:

Durata:
11' 27"

Formato:
Promo CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Gli Axecuter vengono dal Brasile, ma soprattutto vengono quasi divinizzati dall'etichetta Inferno Records e riportati come “la nuova band heavy metal emergente, senza ombra di dubbio una delle realtà più forti e potenti che questi ultimi anni ci abbiano regalato”. Con una tale presentazione, francamente io parto già male nei loro confronti, ma soprattutto le frasi tipiche “true metal” come “Death to amba! Long live metal!”, “Il metal è come casa nostra. Qualcuno è invitato, qualcun'altro no.” ma soprattutto “In metal we trust! In Hell we'll burn!!!” e “That will crush whis world of posers!!!” hanno suscitato nei miei confronti sorrisi a non finire e poca propensione a non considerare loro stessi dei poser inguaribili.
Certamente l'heavy è un genere di musica senza tempo e quindi ancora oggi ci ritroviamo a recensire band che nascono come funghi e che propongono tale musica; molti di loro mantengono una saggia umiltà di fondo e non si considerano innovatori del genere, né volenterosi nel farlo: suonano ciò che più gli garba e gli va bene così, molti altri (la maggior parte, ahimè!) sono le classiche persone che “ci credono” e che, con adepti al loro seguito, pretendono di passare come i nuovi Iron Maiden, i nuovi Deep Purple e via dicendo.
Ora, con questo non voglio assolutamente devastare di critiche negative gli Axecuter, poiché il loro lato musicale si lascia ascoltare tutto sommato con piacere. “Bangers Prevail” non è altro che una demo di preparazione all'album vero e proprio che spero tanto non deluda le aspettative dei fan del genere e che sappia mostrare ciò che i nostri hanno in mente. Per ora posso dire che, tolta completamente la mia visione del background filosofico-culturale che circonda gli Axecuter, di strada la band ne deve ancora fare molta. Chiaramente non si tratta di brani originali e ogni nota è debitrice di qualsiasi mostro sacro dello speed, dell'heavy, dell'hard rock e del proto-power che vi possa venire in mente, per cui non dovete aspettarvi nulla di mai sentito. La sufficienza se la meritano più che altro per la qualità audio discreta e per una certa propensione nel ritorno ai primi anni '80, oltre che per tre pezzi abbastanza tirati. Non so cosa pretendano di cambiare nell'heavy gli Axecuter, ma aspetterò il full-lenght e poi confermerò ogni pensiero.