Bumbe Orchestra «A Chitzi Intendo su Sabore Tua» (2016)
Bumbe Orchestra
Titolo:
A Chitzi Intendo su Sabore Tua
Nazione:
Italia
Formazione:
Emanuele Pintus :: Vocals Guitar
Roberto Gibe Dearca :: Bass, Keyboards, Drums
Mauro Mavo Zedda :: Guitars
Genere:
Rock / Rap / Folk / Punk
Durata:
35' 27"
Formato:
CD
29.02.2016
Etichetta:
Long life to Production
Crobeccada Productions
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
A volte qui a metalwave ci capita di recensire dei gruppi rock lontani dal metal, ma con questi Bumbe Orchestra si va davvero parecchio lontani, con il loro pop rock mai elettrico e mischiato con un po’ di folk e con una passione per il rap che emerge in due canzoni. Certo, non mancano episodi più mossi, come la rockeggiante “Istrangia” e “I don’t know”, ma lo stile del brano ha poco a che vedere col rock in sé e per sé.
L’ascolto dell’album, però, pur non essendo male non eccelle neanche e anzi a volte suona sottotono. Ciò che non lo fa suonare come vorrei è dato dal fatto che lo stile musicale pop rock soffre di una certa ripetitività tra canzone e canzone, dove il cantante svolge un buon lavoro ma da solo non può sostenere la canzone che si basa su quattro accordi semplici, e incredibilmente il lato folk non è esplorato chissà quanto. Certo, lingua a parte ci sono dei tratti che ti fanno capire che questo gruppo può solo essere sardo, ma per il resto mi aspettavo di più. Manca l’episodio davvero festaiolo, quello ballabile e mi sarei aspettato cose più autoctone come qualche coro sardo o strumenti simili, e invece di tutto questo c’è pochino e anche poco sviluppato, rimpiazzato invece da una “Frillu” secondo me troppo lunga e forse che andava bene in chiusura dell’album, e da alcuni brani solo per chitarra acustica e voce come “Aragone” e Beranu” ad esempio, che sono un po’ troppi e sembrano delle comunissime canzoni improvvisate davanti al fuoco in spiaggia. Non sono male, ma neanche sono memorabili. Lo stesso difetto affligge le canzoni rap, come “Mantennere” e “Civiltadi”, quest’ultima non male e col rapper che mi ricorda Clementino, ma che vengono penalizzate da una base musicale mediocre, sempre i soliti accordi acustici troppo semplici.
Insomma: i Bumbe Orchestra secondo me possono fare bene in futuro, ma per ora sono acerbi: le canzoni sono troppo semplici, troppo forzatamente acustiche quando necessitano di più elettricità, e tutto suona poco sfruttato e sviscerato, con molto pop rock dai riffs poco originali e poco folk. Il giudizio finale vorrebbe essere una sufficienza d’incoraggiamento, ma scelgo di bocciare la band (a malincuore) per i seguenti motivi: nonostante il cd sia lungo circa 35 minuti, quindi non molto, la band fatica a coprirli tutti a livello di idee musicali, ci sono brani che sembrano fillers, c’è poco folk e il pop rock suona generico, con tutto il disco a dare un’idea di poco approfondito. Probabilmente questo potrebbe essere uno di quegli albums che per tematiche è più che altro da consigliare a un pubblico sardo, ma anche così di fronte ad altri acts folk rock o folk musicali, questo cd impallidisce. Della serie: quando si fanno delle belle cose e questa band non la odi affatto, ma non è ancora abbastanza.
Spero di essere stato all’altezza di scrivere una buona recensione malgrado l’abissale differenza da ciò che normalmente siamo abituati a recensire.
Track by Track
- Sa fossa 60
- Frillu 55
- Zombie walk 55
- Istrangia 70
- Basus comente ceressias 55
- Civiltadi 65
- Aragone 50
- I don’t know 70
- Beranu 50
- Mantennere 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 55
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
59Recensione di Snarl » pubblicata il 02.07.2016. Articolo letto 1227 volte.
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