Butt Splitters «Nibelvirch» (2024)

Butt Splitters «Nibelvirch» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
21.06.2024

 

Visualizzazioni:
640

 

Band:
Butt Splitters
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Titolo:
Nibelvirch

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Stefano Firmani :: Vocals;
- Carlo Tabarrini :: Guitars;
- Marco Ridicchi :: Guitars, Back Vocals;
- Matteo Scorsolini :: Drums;
- Martinelli Francesco :: Bass Guitar

 

Genere:
Industrial Metal

 

Durata:
1h 2' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.06.2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il debutto dei ternani Butt Splitters si chiama “Nibelvirch”, un disco che spacca e che brucia come l’industrial sprigionato dal quintetto nelle dodici tracce che vanno oltre l’ora di ascolto. La band propone una tipologia di industrial singolare non fatta di contesti ed effetti multipli di sottofondo, ma un industrial melodico, reso dalla massima espressività possibile e da un sound compatto come non mai, abbellito tra riff e lead solo virtuosi; a ciò si aggiunga l’ottima perfomance del clean capace di far immedesimare e vivere direttamente l’ascoltatore nella singola esperienza individuale che ogni brano rappresenta trattando gli stessi i contenuti dei diari di Paul Amadeus Dienach. In ogni caso l’esperienza maturata individualmente da ciascun membro la band nel corso delle precedenti esperienze musicali, lascia ben trasudare su qualche brano l’innata passione per Iron Maiden, ACDC, Soad e via discorrendo soprattutto nella meticolosa attenzione sui riff e sulle strutture ritmiche. La band non sbaglia un colpo, ogni brano è strutturato ritmicamente in maniera coesa dove le chitarre offrono un dinamico quanto intenso coinvolgimento al pari anche delle sorprendenti performance ritmiche della batteria sempre straordinariamente precise e dirette come un destro sullo stomaco. Visti in assetto live i Butt Splitters hanno il loro perché, al di là di un enorme muraglia sonora, il disco viene proposto con la riproduzione video di alcuni filmati appositamente realizzati protesi a rendere ancor più vivo l’effetto trattato dalle singole tracce. Dopo l’opener affidata a “Encephalitis Lethargica”, brano che sin da subito porta la band a inaspettati livelli compositivi, sia in ambito ritmico che per ritornelli, l’ascolto prosegue con la delicata “Flowers In The Wind”, dove appare anche un supporto vocale tutto al femminile, un brano che a poco a poco aumenta la propria intensità e fa la differenza; un po’ più maideniane sono “Misery Of Time” e “Insomnia” dove si sente maggiormente l’influenza e la devozione per la band inglese; potente il riff che apre “The Death Bells Rang Far Away”, un brano caratterizzato dall’inizio alla fine da una travolgente muraglia sonora; che dire poi di “We Are Alive”, traccia abbastanza commerciale nell’impostazione ma pur sempre pregna di qualche groove tutt’altro che insignificante per il genere con cui si etichetta la band; seguono poi “Global War”, dove merita pregi la performance del clean di Firmani, fregiato di una invidiabile versatilità vocale; le andature tendono ad ammorbidirsi con “Never And Never Again”, altro brano d’eccellenza, forte di un’ottima struttura ritmica forgiata tra ritornelli e riff; apertura più alla ACDC per “Homeland”, traccia che si alterna tra intensità e momenti ritmicamente più felpati dove a vincere è nuovamente l’ottimo ritornello cantato; “Beauty To The World” attesta ancora una volta l’ottima intesa tra la band nel saper in maniera singolare far confluire le singole esperienze dei componenti per forgiare l’ennesima, accattivante alchimia tra riff ritmica e clean cantato; chiudono infine il platter “Dear Diary” e “Magnet Of Destiny” due brani ancora una volta diversi nella proposta ma pur sempre pregni di iniziative e di passione sentita ed espressa. Un debutto inatteso, forte di originalità coinvolgimento e tanta potenza, impossibile rimanerne indifferenti. Ben venuti ragazzi.

Track by Track
  1. Encephalitis Lethargica 75
  2. Flowers Of The Wind 75
  3. Mistery Of Time 80
  4. Insomnia 80
  5. The Death Bells Rang Far Away 80
  6. We Are Alive 85
  7. Global War 75
  8. Never And Never Again 80
  9. Homeland 75
  10. Beauty To The World 75
  11. Dear Diary 75
  12. Magnet Of My Destiny 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 21.06.2024. Articolo letto 640 volte.

 

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