Cold Raven «Equilibrium and Chaos» (2015)

Cold Raven «Equilibrium And Chaos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.06.2015

 

Visualizzazioni:
3163

 

Band:
Cold Raven
[MetalWave] Invia una email a Cold Raven [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Cold Raven [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Cold Raven

 

Titolo:
Equilibrium and Chaos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
UrielRaka :: Vocals
Haures :: Guitars
Vuall :: Guitars

 

Genere:
Doomed Black Metal

 

Durata:
39' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Sliptrick Records
[MetalWave] Invia una email a Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Sliptrick Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Eagle Booking Live Promotion
[MetalWave] Invia una email a Eagle Booking Live Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Eagle Booking Live Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Eagle Booking Live Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Eagle Booking Live Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Eagle Booking Live Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Eagle Booking Live Promotion

 

Recensione

Questo è uno di quei casi in cui i Cold Raven, pur non avendo fatto un cd perfetto, vanno comunque lodati per ciò che di positivo si sente nel loro debut “Equilibrium and Chaos”, e poco importa se il loro obiettivo non è totalmente raggiunto.
In questi 6 brani più intro, infatti, i Cold Raven ci propongono un black metal parecchio curato a livello di arrangiamenti di chitarra, che prediligono molto di più un attacco sui tempi medi e lenti piuttosto che delle ripartenze veloci, e il tipo di riff usato mi ha fatto venire più di una volta in mente i Watain, più quelli di “Lawless Darkness” che quelli di “Casus Luciferi”. Basta sentirlo nella coraggiosa opener “No Mercy”, una canzone compatta, che cerca il più possibile di usare uno stile il più possibile personale, e ci riesce, così come riesce a centrare ancora il bersaglio nella terza canzone, dotata di parti tetre in tempo medio di batteria, anche qui alternate a parti veloci e occasionali che scaricano l’angoscia, ma l’esempio migliore di tutto è secondo me dato dalla title track, non aggressiva ma torva, oscura e incredibilmente riuscita, nonché con cambi di tempo molto riusciti, come quello prima della riaccelerazione finale, che mi ha ricordato qualcosa dei romani Vidharr.
Purtroppo, però, da qui cominciano anche le note dolenti, che sono anche il motivo per cui EAC è interessante ma, come detto, riuscito solo in parte: il primo difetto secondo me è il fatto che da qui in poi i Cold Raven terminano le cartucce e mostrano che forse non sono ancora maturi per fare un full length, con una “Trapped in a cult” che a parte l’inizio inquietante non conferma le promesse, e con una sesta canzone appena discreta nella seconda parte, ma con un po’ di riffs banali. Certo, l’ultima canzone a tratti riconferma gli standard iniziali, ma il brano non è sempre a quei livelli. E non solo: la qualità sonora è a mio avviso un po’ troppo pulita e con una voce che sovrasta troppo gli altri strumenti, dando al cd un suono sì sterile, ma anche ben poco massiccio (cosa che secondo me era meglio), e per finire, direi che manca un po’ di quella pazzia sonora stile Watain, quella componente di eclettismo che li fa cambiare spesso tempo di batteria senza che il brano risulti astruso, mentre i Cold Raven insistono su tempi lenti e medi che a volte sentono il bisogno di un po’ più di sfogo.
Insomma, i difetti ci sono, ma personalmente i lati positivi che ho sentito sono talmente incoraggianti e ben fatti che coprono quelli negativi. Per ora trovo i Cold Raven non ancora al massimo del loro potenziale, ma secondo me ce l’hanno eccome, e sperando che col nuovo album lo riescano a sfruttare al meglio, per ora gustatevi “Equilibrium and chaos” se siete fans del Black Metal più Guitar oriented, soprattutto se siete fans dei Watain.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. No Mercy 75
  3. In worship with my inner darkness 75
  4. Equilibrium and chaos 80
  5. Trapped in a cult 60
  6. Aeons of false prophets 60
  7. The world is doomed 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 12.06.2015. Articolo letto 3163 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.