Craven «Carnival of Madness» (2016)

Craven «Carnival Of Madness» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
03.05.2017

 

Visualizzazioni:
1155

 

Band:
Craven
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Titolo:
Carnival of Madness

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ale Zabeo :: Vocals
Alex Boscaro :: Guitar, Backing Vocals
Erick Melchiorri :: Bass
Matteo Pagliarin :: Drums

 

Genere:
Heavy / Thrash Metal / Hard Rock

 

Durata:
19' 22"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

È un caso un po’ strano quello dei Padovani Craven, che pur avendo fatto un album e quindi non essendo al debutto discografico con questo nuovo Ep “Carnival of madness”, suonano ancora un po’ dubbiosi e immaturi sul genere suonato.
In poche parole, basta ascoltare l’opener “Chainsaw” e “Shocker” e sembra che ci troviamo di fronte ad una band acerba, che ci propone un mix anonimo ed embrionale tra heavy metal, rock e accenni thrash, con voci basse iniziali goffe e altri stereotipi, ma in realtà la situazione migliora con i tre brani successivi, con la band che (a scapito di una voce urlata fuori contesto) mostra più influenze meno thrash e più groove, più core e perfino con accenni stoner rock nella breve “Rotten core”, con tanto di cori puliti che rendono tutto più vario e scorrevole, impressionando più in positivo, e di fatto spezzando l’Ep in due parti, di cui le primi due canzoni sono di fatto trascurabili, mentre le altre tre, pur non ancora perfette, sono comunque più promettenti e sembrano rispecchiare meglio ciò che questa band vuole fare.
In altre parole, sembra che siamo davanti a uno di quei casi in cui la band in questione dice di fare un genere, ma in realtà gliene viene naturale farne un altro, in questo caso forse più per scarsa cultura musicale che per altro. Non essendo questo Ep granché lungo di minutaggio, e non conoscendo affatto il primo album, posso solo basarmi su questo, ma ritengo che i Craven, una volta fatta la quadratura del cerchio (leggasi: convinzione di suonare la musica che si vuole tramite voci pulite e più groove) e raggiunta una certa maturità del songwriting, possano impressionarci in positivo. Per ora, tuttavia, “Carnival of madness” rappresenta una fase di passaggio che non è male, ma che va sviluppata.

Track by Track
  1. Chainsaw 55
  2. Shocker 55
  3. Velvet blood 65
  4. Rotten core 65
  5. Wash away the rain 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 03.05.2017. Articolo letto 1155 volte.

 

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