Cream Pie «Dirty Job» (2008)

Cream Pie «Dirty Job» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1805

 

Band:
Cream Pie
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Titolo:
Dirty Job

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Rachel O'Niell – voce
Nikki Dick – Chitarra
Phantom – Chitarra
Michale Drake – Basso
Brian Kent – Batteria

 

Genere:

 

Durata:
38' 25"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il primo impatto che si ha all'ascolto di Dirty Job è la voce di Joey Florenz tremendamente viziosa e tremendamente adatta allo street metal proposto dai Cream Pie. Non ho avuto modo di ascoltare il cantato del nuovo vocalist Rachel O'Neill ma spero proprio che sia rimasto sugli stessi canoni senza ovviamente perdere la propria personalità. Per intenderci Joey ha una timbrica molto vicina al Vince Neil dei bei tempi con forse una maggiore ampiezza.
Non mi ha convinto molto la opener che, a mio parere poteva essere sostituita con la seconda Long Leader, molto molto aggressiva, veloce e coinvolgente. Anche la successiva Whore perde di tono, senza però rimanere nell'anonimato.
Zip It invece ha un bel grove, una sorta di midtempo dove ancora una volta Joey dà prova delle proprie abilità.
Ancora sul mio alto gradimento Electric Blue, molto molto glammie soprattutto nei cori che spesso rimandano nostalgicamente ai meravigliosi anni 80.
Dopo alcuni brani arriva Hot Sensation, un altro pezzo che magari non ha la ricercatezza dei precedenti ma che di sicuro spinge ad alzare il volume e, magari, a girare la manopola del gas della moto. E' il pezzo che uno che ama il glam vuole. Le cose sofisticate lasciamole ai progghettari, il glam è divertimento e Hot Sensation soddisfa appieno la regola.
Sullo stesso piano anche Hungry for Mayhem, rabbiosa e con una voce più graffiante. Qui riesco a sentire meglio le chitarre che obiettivamente fanno un buon lavoro, anche con l'aiuto, va detto, di una precisa sezione ritmica.
Dirty Job è un disco che chi ama il glam, soprattutto Motley Crue ma anche Hanoi Rocks, deve avere e i Cream Pie sono una band che va vista.
Per concludere credo che i Cream Pie siano penalizzati da una produzione non propriamente eccelsa, e a farne le spese maggiori sono le chitarre, mai in primo piano benché lo meritassero.

Track by Track
  1. Leave in Coma 65
  2. Long Leader 75
  3. Whore 65
  4. Zip It 70
  5. Tokyo Nightz 60
  6. Electric Blue 80
  7. Face to Face 65
  8. Love is Blind 65
  9. So Bad 65
  10. Hot Sensation 75
  11. Hungry for Mayhem 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

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