Damnatus «Io odio la vita» (2016)

Damnatus «Io Odio La Vita» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
31.10.2016

 

Visualizzazioni:
1656

 

Band:
Damnatus
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Titolo:
Io odio la vita

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Oikos :: All Instruments

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
35' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.07.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Inizio discografico discreto per la one man band Depressive Black Metal da Alessandria chiamata Damnatus e mandata avanti solo da Oikos, che suona tutti gli strumenti e che ci propone 36 minuti di musica in quattro tracce più intro.
Le note positive in questo lungo Ep sono date da “Ricaduta” e “Le ferite non si rimarginano” che centrano il bersaglio con un depressive molto scarno nei riffs e basilare, ma che comunque svolgono il loro compito in maniera più che accettabile, con anche alcune intuizioni musicali più personali, tipo il riff della parte centrale della quarta canzone, che mostra il lato più personale di Damnatus. Anche l’inizio della quinta canzone è molto interessante, con un tipo di Depressive proposto senza percussioni, e che per forza di cose deve puntare tutto sull’atmosfera degli strumenti. E non c’è che dire: finora Oikos ce la fa. Poi certo, il resto della canzone (direi dallo stacco di piano in poi) non fa impazzire, ma le qualità sono comunque mostrate. L’unica vera nota negativa è data dalla opener “Primavera Depressa”, un brano chiaramente più acerbo e indeciso come stile, a metà tra un depressive troppo basilare e un black metal basato su un tempo medio vaneggiante, il che dimostra presumibilmente che Damnatus doveva svolgere un lavoro di affinamento della sua proposta musicale, che in effetti c’è stato, come i brani restanti testimoniano. Semmai, per il futuro toglierei un po’ di parti vocali recitate perché sono presenti troppo spesso, e affinerei anche l’evocatività di questo sound.
Per ora, dunque, “Io odio la vita” non è un Ep spettacolare, ma il suo lavoro lo fa bene. E come inizio, per questo motivo, non c’è male.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Primavera depressa 55
  3. Ricaduta 70
  4. Le ferite non si rimarginano 70
  5. Il ricordo inesistente di una vita andata a male 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 31.10.2016. Articolo letto 1656 volte.

 

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