Darkness «Anti Human Life» (2012)

Darkness ĞAnti Human Lifeğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.02.2013

 

Visualizzazioni:
2409

 

Band:
Darkness
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Titolo:
Anti Human Life

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mayhem :: Drums
M. :: Guitars, Bass, Vocals
Brumy :: Guitars, Violin

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
39' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Satanic Records
[MetalWave] Invia una email a Satanic Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Arrivano finalmente al loro full length di debutto i novaresi Darkness, band Black Metal capitanata da M degli Opera IX e The true Endless tra gli altri. Di questi avevo già sentito e recensito qualcosa in passato, come il buon split con i Decayed. Nonostante però le buone aspettative, ciò che questo cd è consiste per me in una mezza delusione. Intendiamoci: il cd non è brutto, ma direi che è praticamente generico e un po’ superficiale, come la sua copertina, somigliante (anche se proposta in diverse salse) per il soggetto raffigurato ad altri artworks di altre bands, come ad esempio “Demon Entrails” degli Hellhammer.
I primi 4 brani sono le uniche canzoni nuove che troverete, e che consistono in un black vagamente thrash che deve molto ai primi Bathory in quanto a qualità sonora e a certi MayheM di “Pure fucking Armageddon” in quanto allo stile compositivo, senza però bissarne i picchi. E per quanto canzoni come la veloce “Convent Hypocrisy” renda bene il concetto musicale proposto e “Passion” ci impressioni nella sua seconda parte, manca un vero e proprio highlight e una canzone in grado di spiccare su tutte. Non aiuta una qualità sonora non malaccio ma con le chitarre un po’ confuse tra il casino fatto dalla batteria. Per il resto, segna il passo una canzone come “To my beloved”: 2 minuti circa di mitragliata caotica e talmente confusionaria da ricordarmi addirittura gli Anal Cunt per l’inintelleggiblità dei riffs di chitarra.
La seconda parte dell’album, composta dal demo del 2001, migliora: la qualità sonora è sempre da rehearsal ma meglio definita, e con le composizioni che risaltano meglio, come la bella e in stile primi Immortal “Total Destroyer”, oppure come il buon mid tempo rabbioso di “Monotheistic Destruction”. Concludono il disco due cover carine e nulla più.
Insomma: un disco discreto. Ci si aspettava qualcosa di più a giudicare dallo split, e invece forse una voglia eccessiva di pagare dazio ai primi Bathory e Mayhem ha tarpato le ali ai nostri Darkness, che forse anche per la ruggine accumulata (l’ultima release prima di questa risale al 2007) non brilla come pensavo fosse possibile. Il disco è per completisti e comunque solo per gli amanti del black thrash sullo stile dei gruppi suddetti. Personalmente di questo stile in Italia continuo a preferire gruppi tipo Khephra, Mourning Soul o Vesper.

Track by Track
  1. Anti Human Anti Life 60
  2. Passion 65
  3. Convent Hypocrisy 65
  4. Darkness 60
  5. To my Beloved 55
  6. Total Destroyer 70
  7. Reflections of a misanthrope 70
  8. Monotheistic Destruction 70
  9. Let the napalm rain 65
  10. Raise the dead (Bathory Cover) 60
  11. Ghoul (Mayhem cover) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 09.02.2013. Articolo letto 2409 volte.

 

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