Datakill «Fino all'ultimo respiro» (2006)
Datakill
Titolo:
Fino all'ultimo respiro
Nazione:
Italia
Formazione:
Lorenzo :: chitarra & voce
Stefano :: basso & voce
Davide :: batteria & cori
Genere:
Durata:
38' 25"
Formato:
2006
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione
I liguri Datakill nascono nel 1996; dopo due anni di pausa la band ritorna attiva nel 2000, partecipando così nel 2001 alla compilation “Punk e contaminazioni” e ad alcuni eventi live come “Emergenza rock”.
La band suona un metal/hardcore cantato in italiano molto piacevole e ben strutturato; il problema principale di questo genere è la possibilità di cadere in sound banali e troppo semplici accompagnati da un cantato che il più delle volte è parlato.
Fortunatamente questo non è il caso dei Datakill; brani come “Ragione non ce n’è” rimangono subito in mente fin da un primo sommario ascolto grazie soprattutto alla cura dei cori per quel che concerne il ritornello che sembra quasi essere un urlo di rabbia contro il sistema, argomento da sempre molto caro alle band hardcore e punk.
“Ricordi sbiaditi” presenta invece un ritmo notevolmente cadenzato nelle parti maggiormente ritmate per poi esplodere in un ritornello squisitamente punk che farebbe venir voglia di pogare a chiunque; particolarmente bella risulta essere la voce di Stefano che riesce ad adeguarsi in maniera pressoché perfetta al genere.
Con “Qualcuno arriverà” ci troviamo di fronte ad un “rap/core” che prende spunto da gruppi come i Linea 77 ponendo però maggior attenzione all’aspetto dell’energia che si può sprigionare da un riff di chitarra. Il brano in questione di certo non sprizza originalità da tutti i pori ma riesce a convincere sia per quel che riguarda la sua struttura che per quel che concerne l’esecuzione pressoché impeccabile.
La canzone più commerciale delle 14 presenti sul cd è sicuramente “Solo adesso”; il vantaggio di questo brano è che, nonostante sia abbastanza banale in tute le sue parti a quel qualcosa che lo rende interessante e, a suo modo, diverso dalla maggioranza delle musiche “finte punk” che spopolano nella maggioranza dei locali alternativi. Molto piacevoli i cori sullo stile NoFx che spingono il pubblico a cantare con la band.
Tutti gli altri brani passano piacevolmente attraverso le nostre orecchie senza particolari cadute di stile o di ritmo prendendo spunti qua e là da band come Negazione, System of a Down, Suicdal Tendencies e Agnostic Front; la personalità della band rimane però sempre abbastanza evidente quasi fosse un tappeto che contorna tutto il sound.
“Fino all’ultimo respiro” è quindi un ottimo cd di un genere che, almeno ultimamente, molti vogliono suonare, ma che ben pochi in realtà riescono, non capendo che la musica deve trasmettere emozioni e valori. I Datakill riescono in questo intento in quasi tutti i minuti del cd, proponendoci una musica di denuncia senza però essere estremisti o politicizzati in qualche maniera. Di sicuro impatto anche in sede live, il platter in questione è consigliabile a tutti coloro che amano il punk e l’hardcore old style con qualche punta di modernità.
Track by Track
- Intro 70
- Tsunami – Salvami 78
- Ragione non ce n’è 85
- Ricordi sbiaditi 70
- Qualcuno arriverà 78
- Solo adesso 83
- La febbre dell’oro 80
- Non ho più un motivo 68
- Aria 79
- Lati opposti 66
- L'odio 81
- L’aula della coscienza 74
- Outro 70
- La tua verità (bonus track) 77
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 88
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
77Recensione di FallenAngel » pubblicata il --. Articolo letto 1854 volte.
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