Deathtale «Whole World Burns» (2016)
Recensione
Secondo album per i Viennesi DeathTale, fautori di un thrash/death metal bello grintoso e variegato, che rende i numerosi 51 minuti della durata abbastanza leggeri e tranquilli da sopportare, senza filler e con delle variazioni di songwriting che rendono l’album multisfaccettato.
Sì perché l’approccio Old School di questi ragazzi si sente, la band ama attaccare tipo certi Artillery nelle parti veloci di brani come “From Hell” e “Flesh for sale”, ma non disdegna dei rallentamenti più groove dove si arrivano a lambire certe cose dei Pantera o anche cose più melodiche ma per niente moderne come “Everything Changes”, su cui si staglia una chitarra solista sempre bene in tiro per tutto l’album, sia quando servono mazzate veloci, sia quando le ritmiche si fanno più nervose e sbilenche, come nella bella “Phoenix Theory”, dove la compattezza della band si sente e si lascia apprezzare, denotando anche un approccio tutt’altro che monodirezionale, e dove i migliori episodi sono la grandiosa “Whole world burns”, dove la band mostra di saperci fare anche con le atmosfere sinistre e con le parti tecniche, ma anche brani come “From Hell” e “Warpath” ci rallegrano per la loro potenza.
Tutto questo avviene con un solo grande compromesso: la qualità sonora! Non sappiamo cosa avevano in mente i Deathtale quando stavano decidendo i volumi, ma qui la chitarra ritmica e il basso vengono molto trascurati, fino a quasi scomparire nelle parti lente o comunque dove c’è la solista ad esibirsi, mentre nelle parti più cantate e lineari la situazione migliora. Il fatto è che purtroppo questo intacca un po’ il voto, perché a volte la riuscita dei brani viene rovinata, visto che ci serve qualche strumento a sostenere tutto, ma non è così, e inoltre i suoni risultano un po’ sporchi; non si riesce a capire se per una voglia di suonare retro-style o semplicemente per sciatteria.
Insomma: grande come canzoni, ma zavorrato dalla qualità sonora. Questo è “The whole world burns”, un disco il cui giudizio è oggettivamente positivo in quanto comunque i suoi meriti li ha, e che è facilmente consigliabile a chi cerca un buon disco death/thrash old school underground, peccato solo per quella qualità sonora che lo rende un disco di nicchia...
Track by Track
- The Fallen 70
- Flesh For Sale 80
- From Hell 80
- Everything Changes 70
- Before Blood Flows 70
- Deathmachine 75
- Whole World Burns 80
- Phoenix Theory 75
- Warpath 75
- Into The Abyss 70
- Silent Eulogy - Outro S.V.
- From Hell (Deutsch Version) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
75Recensione di Snarl » pubblicata il 24.05.2016. Articolo letto 1320 volte.
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