Deep Town Diva «Royal Flush» (2022)

Deep Town Diva «Royal Flush» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.07.2023

 

Visualizzazioni:
412

 

Band:
Deep Town Diva
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Titolo:
Royal Flush

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea Compagni :: Vocals
Matteo Rompianesi :: Bass
Giacomo Fatalo' :: Drums
Marco Rustici :: Guitar

 

Genere:
Hard Rock / Heavy Metal

 

Durata:
23' 7"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
04.11.2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Conza Press
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Recensione

Onestamente, è sempre più difficile recensire dischi rock italiani, specie se rock dallo stampo abbastanza classico come l’Ep di debutto chiamato “Royal flush” dei Deep town diva, da Modena. Perché? La risposta è che spesse volte qui a metalwave si ascoltano gruppi rock più o meno di qualità decente, che vedrei bene su radiofreccia o testate simili, visto che hanno il video pronto da essere passato in tv, e invece si continuano ad ascoltare cose moderne strampalate e prese da chissà dove, con basi piuttosto che strumenti veri. Se progetti musicali come quelli passano in emittenti apposite hanno spazio e le bands rock italiane no, lo si deve al fatto che nessuno punta su niente di nuovo dall’Italia, a meno che ci sia il raccomandatore della situazione.
Perché questo panegirico? Semplice: perché i Deep town diva rappresentano un esempio classico di queste bands rock italiane che a certi livelli per me ci possono arrivare più che volentieri. Intendiamoci: “Royal flush” non è ancora un disco perfetto visto che questi quattro modenesi comunque hanno una personalità musicale un po’ che va in tutte le direzioni, con ogni brano che si rifà bene a un preciso stile rock, ma diverso da tutti gli altri, come si può ascoltare nella ottantiana opener, o nell’inizio di “Rising star” palesemente che si rifà ai Led Zeppelin, e anche se poi evolve in qualcosa di più personale col passare dei minuti, è comunque evidente come il punto di riferimento di questi ragazzi è e rimane la band suddetta in questo brano, e il resto dei brani è così, con una “Miles and bullets” chiaramente influenzata dal desert rock con tanto di armonica, mentre i due brani conclusivi hanno influenze di groove metal e di Pink Floyd rispettivamente. Tutto questo, va detto, con una freschezza compositiva comunque buona e una capacità tecnica non male dei quattro ragazzi, che rendono comunque i brani piacevoli e scorrevoli, e dove lo stile musicale non ancora del tutto maturo e consolidato può comunque evolvere in qualcosa di più personale in futuro.
Quindi, per quanto riguarda “Royal flush” non siamo ancora ai livelli di un capolavoro, ma senz’altro di una band con potenziale. Date una chance a questi ragazzi. Se poi preferite quattro raccomandati commerciali (non facciamo nomi) o l’ennesimo fenomeno commerciale spacciato per rock ma la cui musica funziona solo come jingle pubblicitario fate pure, ma mi spiace per voi.

Track by Track
  1. Jager of Jager 70
  2. Rising star 70
  3. Miles and bullets 70
  4. Snake bite 70
  5. Wind back 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 12.07.2023. Articolo letto 412 volte.

 

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