Deinonychus «Warfare Machines» (2007)

Deinonychus «Warfare Machines» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1809

 

Band:
Deinonychus
[MetalWave] Invia una email a Deinonychus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Deinonychus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Deinonychus

 

Titolo:
Warfare Machines

 

Nazione:
Olanda - Germania

 

Formazione:
Marco Kehren - Guitars, Vocals
Jürgen Bartsch - Bass
Guiseppe Orlando - Drums

 

Genere:

 

Durata:
33' 12"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quando senti la polvere dei secoli gridare vendetta da dentro le casse dello stereo, forse ci sono i Deinonychus nel tuo lettore cd. Questo album è una delle cose più putride e maligne che abbia mai sentito. Intendiamoci, non alla maniera dei gruppi gore, carcass o cannibal corpse, più ancestrale antico e lugubre e incredibilmente post-apocalittico. Sul versante dell'immaginario in questo disco abbiamo una copertina ispirata alla guerra più bieca del novecento con la sagoma di un obice, i titoli dal loro canto richiamano nomi di armi (Nerve Agent) o strategie militari (Carpet Bombing) e evocano senza dubbio gli agghiaccianti fatti della seconda guerra mondiale (Krematorium).
Per quello che concerne la parte strettamente musicale le ritmiche si assestano spesso su tempi lenti e soffocanti, che esulano dal classico doom, sono infatti la paranoica chitarra e la pesante sezione ritmica (che vede alla batteria Giuseppe Carmelo, degli italiani Novembre) a far sembrare il tutto monolitico e come cerimoniere un cantato che si divide tra grevi voci funeree e ruvidi growl/scream.
Incredibile l'anacronismo che aleggia nell'intero disco: immaginatevi una sorta di Katatonia dei tempi di “Brave Murder Day” estremizzati e incupiti (...possibile!?) che raramente pigiano sull'acceleratore fino al blastbeat. Un esempio chiaro di ciò potrebbero essere le tracce “NaPola” e “MG-43”; la prima parte da un mid tempo per finire rallentando verso un doom metal dal sapore sinfonico, la traccia seguente invece parte a razzo su territori black metal (soprattutto per quanto riguarda i riff di chitarra) sovrastato dal pesante growl/scream tipico della band.
L'album è incredibilmente criptico ed omogeneo e nonostante duri soltanto 33 minuti (e in confronto a certi doppi album moderni anche questo potrebbe essere una scelta molto vecchio stile) ci sarà l'occasione, per qualcuno non avvezzo verso il genere, di qualche sbadiglio. Per chi ama davvero le sonorità estreme invece, un piacevole diversivo, virato verso fosche atmosfere, davvero ossessionanti, in particolare citerei il brano Nerve Agent che si assesta su un mid tempo accompagnato da un maniacale riff di chitarra che si ripete in continuazione.

Track by Track
  1. Krematorium 85
  2. Carpet Bombing 70
  3. Manoeuvre East 75
  4. NaPola 70
  5. MG-34 75
  6. False Flag 70
  7. Nerve Agent 85
  8. Morphium 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 1809 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti