Desecrate «Lights of Contradiction» (2023)

Desecrate «Lights Of Contradiction» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Varoots 72 »

 

Recensione Pubblicata il:
27.08.2023

 

Visualizzazioni:
727

 

Band:
Desecrate
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Titolo:
Lights of Contradiction

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo Serboli - Drums and Programming
Oscar Morchio - Bass and Clean Vocals
Alex Reale - Giutars
Gabriele Gilodi - Keyboards
Edoardo Iacono - Vocals

 

Genere:
Melodic Gothic Death Metal

 

Durata:
47' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.06.2023

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La storica band ligure, nata a metà degli anni 90, dopo la Réunion del 2010 continua il suo fedele percorso discografico con questo nuovo e quarto full-length di melodic death metal, infarcito di passaggi gothic-doom e anche progressivi.
Notevoli le parti chitarristiche che operano con poderosi riff, assonanze e assoli di assoluto livello. Anche le tastiere hanno un ruolo di prim'ordine quasi in ogni pezzo, i suoni risultano molto moderni ma mantengono quel velo di "antico" che ho apprezzato particolarmente, nel senso che il mixaggio è perfetto e non impasta gli strumenti, anzi li rende ben distinguibili uno per uno, e questo negli album di oggi non sempre accade.
L'influenza, come da sempre, del Goteborg sound è ben presente, si passa da una vocalità scream al growl e anche alle parti pulite, eseguite in questo caso dal bassista.
Interessante l'aggiunta della voce operistica femminile nella sesta traccia "Now".
Quello che non mi convince invece è che manca l' incisività dei pezzi, non c'è quel pezzo che ti colpisce e ti fa voglia di riascoltarlo subito di nuovo...poi tanti riff ricordano forse anche troppo proprio i Dark Tranquillity, per cui i Desecrate hanno pure fatto da spalla in passato.
Tante idee, tanto talento ma poca originalità, non fraintendetemi è un buon disco e si ascolta più che volentieri, ma dopo anni mi sarei aspettato qualcosa in più da questa meritevole band.
A parte l'intro delle 6 nuove tracce (pochine) le migliori a mio parere sono "Now", "Trust" e "Clear as Crystal", poi come bonus track ci sono i 3 singoli già usciti in questi ultimi 4 anni, tra cui spicca sicuramente "Burning books" , estratto dalla compilation tutta italiana dell'anno scorso "A Time of Sorrow" curata e prodotta da Ocularis Infernum, il pezzo forse più cattivo di tutto il lotto.

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Trust 70
  3. Spectrum 60
  4. Clear as Crystal 65
  5. Phobia 60
  6. Now 70
  7. Time 55
  8. Burning Books 70
  9. In His Image 60
  10. Obscure Times 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Varoots 72 » pubblicata il 27.08.2023. Articolo letto 727 volte.

 

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