DragonhammeR «Time For Expiation (MMXV edition)» (2015)

Dragonhammer «Time For Expiation (mmxv Edition)» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
25.04.2015

 

Visualizzazioni:
2573

 

Band:
DragonhammeR
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Titolo:
Time For Expiation (MMXV edition)

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gae Amadio :: Bass
Max Aguzzi :: Guitars, Vocals
Raf Condemi :: Drums
Alex Valdambrini :: Keyboards

 

Genere:
Progressive Power Metal

 

Durata:
1h 1' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.01.2015

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ripercorrendo le tappe dei Dragonhammer, ci imbattiamo nella seconda ristampa da parte della My Kingdom Music per questa band capitolina. Stiamo parlando del secondo album, questo “Time for expiation” del 2004 edito ora dalla label suddetta, ma originariamente pubblicato dalla Scarlet Records, label che al tempo dava moltissimo peso al Power Metal. Tuttavia, se il primo album loro l’avevo già sentito al tempo e spaccava, su quest’album sentii solo mugugni e tiepide promozioni e non lo ascoltai. Oggi, ascoltando “Time for expiation”, non è difficile capire il perché di quei mugugni: l’album è composto quasi esclusivamente da dei brani con mid tempos che molto raramente cambiano, facilmente si comincia con un tempo e si finisce con quello, con le tastiere e la voce che sono gli strumenti predominanti di quest’album, e con la chitarra che si limita ad essere un accompagnamento il più delle volte e poco altro. A tutto questo sommate come i brani a volte sono troppo lunghi, come la pur bella “Believe”, e avete capito come mai questo disco non è stato ben accolto da tutti, complice anche una troppa unidirezionalità del disco verso il power, dimenticando le sfumature del genere che ammantavano il disco precedente.
Poi intendiamoci: il cd non è per niente brutto, è solo che non è ai livelli dell’album precedente. Come ho detto, “Believe” è potente e corale, con ottime atmosfere, “Fear of a child” è molto convincente in quanto è anche la più oscura dell’album, e la title track, per un maggior effetto complessivo, è quella che trovo la meglio riuscita, mentre annaspa un po’ la parte centrale dell’album, un po’ troppo canonica, forse, che viene solo intramezzata dalla più intensa “Free Land”. Ma è tutto qui. Non è che il resto dei brani sia brutto: forse non è stata un’uscita a passo coi tempi, visto che in un’annata dove il metal andava indurendosi soprattutto a livello di chitarre fare un cd che poggia sulla tastiera non è stata tanto una buona idea. Peccato, sarebbe bastato alzare il volume della chitarra e ritoccare qualche arrangiamento...
In conclusione, non si tratta di un disco brutto, ma se trovate entrambi i primi album dei Dragonhammer, comprate prima “The Blood of the Dragon”.

Track by Track
  1. Ancient Voice - Intro S.V.
  2. Eternal Sinner 70
  3. Believe 70
  4. Fear of a child 75
  5. The pages I never wrote 65
  6. Free Land 70
  7. Blind Justice 65
  8. YMD 65
  9. Time for expiation 75
  10. Letters of pain (Bonus Track) 65
  11. Believe (live) 70
  12. Fear of a child (live) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 25.04.2015. Articolo letto 2573 volte.

 

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