Dragonsclaw «Judgement Day» (2013)

Dragonsclaw «Judgement Day» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
MrSteve »

Recensione Pubblicata il:
20.12.2013

Band:
Dragonsclaw

Titolo:
Judgement Day

Nazione:
Australia

Formazione:
Giles Lavery - Vocals
Ben Thomas - Guitar
Aaron Bryn Thomas - Bass
Ray Martens - Keys
Alcides "Seed" Stowe - Drums

Genere:
Power Metal

Durata:
41' 25"

Formato:
CD

Data di Uscita:
02.08.2013

Etichetta:
Killer Metal Records

Distribuzione:
H'Art Musik-Vetrieb GmbH

Agenzia di Promozione:
CMM Marketing

Recensione

È davvero triste vedere un gruppo sprecare tutto il suo potenziale. Mi ero già occupato del precedente lavoro dei Dragonsclaw, gruppo power metal australiano che più tradizionale non si può, e ne avevo tratto delle conclusioni poco lusinghiere. Ho scelto di dare una possibilità a questo successivo lavoro nella speranza di un minimo di maturazione, ma il risultato è davvero poco soddisfacente.
Sul lato buono, la voce è migliorata leggermente, ed evita di lanciare acuti a ripetizione alla fine di ogni verso, e qualche idea non è affatto male. E... fine, purtroppo. È brutto pensarlo, visto il pedigree dei membri, ma quando l'impressione che si riceve è di ascoltare un gruppo di ragazzini alla prima esperienza compositiva musicale, c'è qualcosa di molto sbagliato nel vostro progetto. Le idee sono piatte, la produzione è di basso livello, i testi sono banali e non c'è una sola canzone che resti impressa: ci sono delle potenzialità, una certa competenza tecnica e delle idee molto apprezzabili, ma le composizioni sono davvero a un livello estremamente basilare. Sono arrivato a chiedermi se loro stessi credano in quello che fanno.
Non è tutto da buttare: il cantante, per quanto sfruttato male, resta in grado di esercitare un controllo vocale stupefacente, e canzoni come Lucifer's Hammer o Bullet danno l'impressione di un potenziale nascosto, ma non appena si crede di aver trovato qualcosa di buono, arriva una rima ridicola, un passaggio forzatissimo o semplicemente una piattezza continua che strappa via il piacere dell'ascolto.
È triste, davvero. Forse se siete un fan del genere potreste apprezzare, ma non ho trovato nulla che non sia stato esplorato più efficacemente da gruppi come Helloween o Kamelot. Quei pochi miglioramenti compositivi che ci sono stati sono annegati in un mare di mediocrità, blandamente scritta e a volte male eseguita. Una vera delusione.