Ehfar «Everything Happens For A Reason» (2018)

Ehfar «Everything Happens For A Reason» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.01.2019

 

Visualizzazioni:
1537

 

Band:
Ehfar
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Titolo:
Everything Happens For A Reason

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Titta Tani :: Vocals
Emiliano Tessitore :: Guitars
Matteo Dondi :: Bass
Andrea Gianangeli :: Drums

 

Genere:
Rock / Alternative

 

Durata:
36' 17"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.09.2018

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Ve lo ricordate Titta Tani? Quello che ha suonato con tanti gruppi ma che noi metallari duri e puri ce lo ricordiamo per essere “quello” dei Necrophagia, DGM e Claudio Simonetti? Bene, questi Ehfar sono un suo nuovo gruppo dove canta, e dove ha reclutato gente dai Dragonhammer, DGM, Theia e Stage of Reality, per un disco, questo “Everything happens for a reason”, che fa da punto di unione tra il rock più alternativo e quello più prog, che costituisce il background di questi ragazzi.
Il risultato è qualcosa che lascia interdetti per quanto è fedele alla descrizione su riportata. Non fatevi fregare da un’opener un po’ strana come “Shout my name” non male ma anche un po’ inconsueta e senza un vero ritornello: occorre ascoltare tutto l’album per capire a che gioco stanno giocando gli Ehfar, che ci propongono un rock snello ma possente in “Night after night”, passando per il gothic rock mascolino di “A man behind the mask”, l’astrattezza di “Once upon a time”, fino alla praticamente perfetta unione tra rock progressivo e rock alternative in “Someone save me”, forse la più riuscita del lotto in quanto è il brano che mette meglio in chiaro dove gli Ehfar volevano arrivare. Questi sono solo alcuni degli highlights di un disco che, ripeto, lascia interdetti per l’originalità naturale del songwriting. Così originale che i 36 minuti passano senza che te accorgi, quasi. Poi certo, è vero che la qualità sonora è un po’ troppo spigolosa e l’avrei preferita più calda, è vero anche che a volte il disco suona un po’ freddo e clinico, non tanto istintivo, ma sono dettagli che lasciano il tempo che trovano quando ascolti l’ingegno di questi ragazzi. Prova del fatto che il mestiere e l’esperienza pagano sempre. Se siete appassionati del rock progressivo senza che finisca per forza nel metal, questo disco fa al caso vostro.

Track by Track
  1. Shout my name 65
  2. Night after night 80
  3. A man behind the mask 80
  4. Dead end track 70
  5. Once upon a time 80
  6. Someone save me 85
  7. Victims 80
  8. Master of hypocrisy 75
  9. Losing you 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 20.01.2019. Articolo letto 1537 volte.

 

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