Electrocution «Psychonolatry» (2019)

Electrocution «Psychonolatry» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
22.04.2019

 

Visualizzazioni:
1940

 

Band:
Electrocution
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Electrocution [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Electrocution

 

Titolo:
Psychonolatry

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mick Montaguti :: Vox
Vellacifer :: Drums
Matteo Grazzini :: Bass
Neil Grotti :: Guitar
Alessio Terzi :: Guitar

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
44' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.02.2019

 

Etichetta:
Goregorecords
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Goregorecords

 

Distribuzione:
Aural Music
[MetalWave] Invia una email a Aural Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Aural Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Aural Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Aural Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Aural Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Aural Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Aural Music

 

Agenzia di Promozione:
Aural Music (Promotion)
[MetalWave] Invia una email a Aural Music (Promotion) [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Aural Music (Promotion)

 

Recensione

E dopo i Gory Blister, ecco un altro ritorno di una band seminale death metal italiana: i Bolognesi Electrocution, che hanno sempre rilasciato pochissimi full length (questo è il terzo), ma con un risultato più che buono, specialmente per il primo dei tre.
“Psychonolatry” è appunto il loro terzo album e ci propone 9 canzoni più una loro canzone in un’altra lingua e un rifacimento della loro nota “Premature Burial”, per un risultato di circa 45 minuti e che costituisce una buona miscela letale di death metal che a volte si rifà al death metal svedese oscuro e scarno dei Grave o dei Bloodbath più brutali in brani come “Hallucinatory breed”, “Of blood and flesh” o “Malum intra...”, e che altre volte si rifà al death metal americano, come in “Bulaggna”/”Bologna” più Vital Remains oriented, o in “Warped”, e non mancano le influenze un po’ più thrash e più dirette presenti ad esempio nella migliore del lotto “Divine retribution”, il tutto a creare un death metal che non vuole essere originale, ma che invece vuole essere tonante, cattivo e fare mattanza sotto i palchi, soddisfacendo anche chi cerca anche un pizzico di tecnica, ma non troppa da questo genere. Non c’è molto altro da dire su “Psychonolatry”, un album che non rinnova il genere, ma che ci consegna una band che si rivela ancora in forma smagliante, alla faccia degli anni di attività e senza patire neanche un po’ della ruggine accumulata. Caldamente consigliato all’acquisto agli amanti del Death metal old school.

Track by Track
  1. Psychonolatry (The Icons of God and the Mirror of the Souls) 75
  2. Hallucinatory breed 80
  3. Bulaggna 75
  4. Warped 80
  5. Of blood and flesh 80
  6. Misanthropic carnage 75
  7. Malum Intra Nos Est (Seneca I century AD) 75
  8. Divine retribution 80
  9. Organic Desease of the Sensory Organs 80
  10. Bologna 75
  11. Premature burial (re-recorded) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 22.04.2019. Articolo letto 1940 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.