Elegacy «The Binding Sequence» (2020)

Elegacy «The Binding Sequence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
14.09.2021

 

Visualizzazioni:
1083

 

Band:
Elegacy
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Titolo:
The Binding Sequence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mark Zonder Drums
MIke Lepond Bass
Constantin Terzago Keyboards
Massimo La Russa Guitars
Ivan Giannini Vocals

 

Genere:
Prog Metal

 

Durata:
53' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2020

 

Etichetta:
Elevate Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bellissima scoperta questi ELEGACY; non conoscevo nulla di loro (e scopro che sono in giro da fine anni 90; hanno un altro album uscito anni fa) e devo dire che l’album è una gemma splendente di power prog, 10 pezzi ricchi di eleganza e potenza; ricchi di raffinati passaggi strumentali.

E vorrà pure dir qualcosa se Mark Zonder, leggendario batterista dei "Fates Warning" e Mike Lepond, bassista dei "Symphony X" hanno preso parte alle registrazioni dell’album. Da qui le influenze dei loro rispettivi gruppi ma anche i Dream Theater sono una musa ispiratrice per la band. Ispirazioni si ma nessun copia e incolla.

L’album si apre con April Sun, perfetto biglietto da visiti dei nostri. Le influenze si sentono e non potrebbe essere altrimenti visto bassista e batterista, ma la personalità della band si fa sentire eccome. Nota di merito a Giannini, la sua prova alla voce è impeccabile, che tiene insieme alla grande tutto l’album.

Più spostato sul lato heavy metal invece The Dragon’s Age mentre forse il più diretto, il più potente è The Other.

La vena progressive esce prepotentemente invece in Street Race.

In “Motion” LePond e Zonder escono alla grande, inserendo anche stacchi jazz e fusion; invece “when the night comes down” è forse il pezzo più ricco di cambi di tempo.

Ecco, forse stavolta potrebbe risultare fuorviante elencare e descrivere l’album canzone per canzone; questo è un lavoro da prendere in toto; mai scadimenti di tono, classe profusa alla grande e melodie che ti prendono e non ti escono dalla testa.

Un bellissimo album, complimenti.

Track by Track
  1. April Sun 90
  2. The Dragon's Age 95
  3. Autumn in Berlin 85
  4. When the Night Comes Down 90
  5. The Dark Tower 85
  6. Cursed 85
  7. The Other Me 95
  8. Street Race 90
  9. Motion 95
  10. The Faulty Miracle of Life 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
89

 

Recensione di Bata » pubblicata il 14.09.2021. Articolo letto 1083 volte.

 

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