Ferum «Asunder / Erode» (2022)

Ferum «Asunder / Erode» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Varoots 72 »

 

Recensione Pubblicata il:
04.04.2023

 

Visualizzazioni:
506

 

Band:
Ferum
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Titolo:
Asunder / Erode

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Samantha - Voce/Chitarra
Matteo - Basso
Are Kangus - Batteria

 

Genere:
Death/Doom Metal

 

Durata:
44' 59"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.08.2022

 

Etichetta:
Avantgarde Music
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Unorthodox Emanations

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

I Ferum sono una recente band che, dopo un Ep del 2019, arriva ora al suo primo full-lenght, sono in 3, alla batteria Are Kangus, al basso Matteo e la frontwoman alla voce/chitarra Samantha, che dopo un periodo travagliato dalla pandemia ha deciso di insediarsi in Estonia.
Per approcciare con il giusto mood al loro disco di debutto "Asunder/Erode" bisogna fare un tuffo nel tempo ai primi anni novanta, quando nasceva e progrediva quel ramo del death metal dedito al Doom più funereo.
Dalle radici dei primordiali My Dying Bride e dei Canide (andate a ripassare quel capolavoro di "Funeral"), ma anche dagli echi sonori di band come gli olandesi Mystic Charm e Asphyx o i texani Divine Eve, i Ferum estraggono i reconditi ascolti, che probabilmente si sono insediati nelle loro membra, e li trasformano in 8 tracce intense e brutali, ma colme di pathos interiore.
Il titolo tradotto è separare/erodere , ossia dividere e distruggere lentamente, un percorso morboso introspettivo, rappresentato egregiamente dal maestro Paolo Girardi nella cover-art, che come sempre interpreta la musica alla perfezione, con dipinti direi inarrivabili, tra l'altro, in questo caso, con un olio su tela, che trasmette ancora meglio la visione della band di fare tutto in modo artistico e il più lontano possibile dalla digitalizzazione di ogni cosa.
Infatti per la registrazione è stata scelta coerentemente la via analogica, presso il Walter Productions studio a Tallinn, in Estonia, il tutto poi impreziosito dal mixaggio a cura di Dan Swano, una prestigiosa garanzia che fa comunque onore ai Ferum.
Samantha sa interpretare con il suo ineccepibile growl tutta l'umana devastante tristezza.
"Halfhead", traccia che apre questo lavoro nel migliore dei modi, è un Asphyx-style molto depressivo e oscuro, che sfocia poi in un mid tempo calibrato e decadente.
Segue "The Undead Truth" poderosa e molto Doom, che ripete morbosamente un lento riff, degna di nota è in particolare la sezione ritmica con rullate ossessive, che caratterizzano molto il pezzo.
"Desolate Vantaa" song che inizia spedita e poi rallenta in un mid intriso di sapore sabbathiano, pezzo sublime con cambi tempo molto interessanti.
La successiva "Sear/Belong" ha un uso molto particolare del doppio pedale, e "Monolithic Aquiescience" riprende gli antichi e tetri fasti della nota sposa morente degli esordi, emotivamente coinvolgente, uno dei pezzi migliori fin qui eseguiti, senza nulla togliere al resto.
In "Entrails of Linnahall" c'è la genialità inattesa, ossia l'estro di inserire un blastbeat nella struttura Doom della song, e ne esce una track stranissima e per questo molto originale e che ho adorato sin dal primo ascolto.
"Ressurge in Bereavement", settima e penultima traccia, riassume tutta la maestria di questa band in un pezzo ancora estremamente intenso e coinvolgente, con una chitarra stridula che crea quella giusta atmosfera per gustare al meglio questa caparbia e minuziosa composizione.
Un outro finale "Spesso il male di vivere ho incontrato" è una famosa e stupenda poesia di Eugenio Montale, qui recitata dolorosamente da Samantha, accompagnata da una funerea nenia, dove il basso incide poche note sorrette da un violoncello lontano.
Concludendo questa personale analisi devo ammettere che sono letteralmente estasiato da questo album, perché la band è riuscita a trasmettermi tutto quello che voleva in queste note così ben congegnate, quindi aspetterò con devozione e curiosità il prossimo passo dei Ferum.

Track by Track
  1. Halfhead 85
  2. The Undead Truth 85
  3. Desolate Vantaa 85
  4. Sear/Belong 80
  5. Monolithic Aquiescience 90
  6. Entrails of Linnahall 90
  7. Ressurge in Bereavement 90
  8. Outro - Spesso il male di vivere ho incontrato 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
87

 

Recensione di Varoots 72 » pubblicata il 04.04.2023. Articolo letto 506 volte.

 

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