Gianluca Ferro «Unheimlich» (2010)

Gianluca Ferro «Unheimlich» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2619

 

Band:
Gianluca Ferro
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Titolo:
Unheimlich

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gianluca Ferro :: Guitars, Bass, Keys
Phi Yaan-zek :: Guitar On Track 10
Nicola Angileri :: Bass
Alberto Bollati :: Bass
Dino Fiorenza :: Bass
Lorenzo Milani :: Drums
Edo Sala :: Drums
Eugenio Ventimiglia :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
1h 7' 43"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Avevamo già avuto modo di ascoltare Gianluca Ferro, anche se fuso assieme a Frank Caruso e Stefano Xotta, chitarristi talentuosi nel progetto 24 Strings, recensito lo scorso anno per la nostra webzine e ne eravamo rimasti più che piacevolmente sorpresi dall’incredibile tecnica e gusto.
Ma Ferro non poteva fermarsi, nossignore! Aver diviso il palco negli anni con artisti del calibro di Slayer, Rammstein, Halford, Manowar, Simphony X, Running Wilde, My Dying Bride, Iron Maiden, Slayer, Slipknot, Sentenced, Dark Tranquillity, Edguy, Testament, aver suonato negli storici album “Resound The Horn” e “Let The Battle Commence” dei nostrani Doomsword, aver suonato al "Gods Of Metal Y2K" con i Khali, aver suonato nell'album "Chaospower" con i Fiurach e aver registrato con gli Arkhè l’omonimo album sembra averlo proiettato in una vena compositiva da fare spavento ed ecco che –in questa occasione da solo- ci propone un disco che ha del meraviglioso.
Unheimlich è un album lungo, articolato ed estremamente complesso. Va ascoltato lentamente, senza fretta inutile, va assimilato pian piano e sentendolo di fretta non percepirete un beneamato niente poiché in esso è contenuto tutto il potenziale di un chitarrista professionista che ci offre quasi un’ora e dieci di stupende musiche strumentali, aiutato da altri incredibili session musicians.
Unheimlich è vario, ogni brano è un susseguirsi di note magiche, una cascata di melodie sempre diverse che corrono sopra dei ritmi eccellenti, tecnici, a volte pari a volte dispari come da migliore tradizione Progressive.
Il Metal si fa sentire praticamente sempre in questo disco e arriva a toccare indifferentemente Fusion, Art-Rock, esecuzioni ultratecniche ed elettronica. Nulla è fine a se stesso, nulla è freddo ma è coadiuvato da una passione apparentemente infinita.
Ho trovato interessantissimo l’intero ascolto e non mi sono mai annoiato sebbene il tutto sia di una consistenza che ha dell’incredibile e la proposta di un intero disco strumentale in cui è la chitarra a ricoprire il ruolo principale la trovo coraggiosa.
Meraviglioso! Finalmente un disco che fa della tecnica uno strumento per promuovere del pathos verso la musica complessa! Grandissimo Gianluca Ferro!

Track by Track
  1. Olympia's Strangely Mechanical Actions 90
  2. Accelerating Future 95
  3. Moroccan Dilemma 90
  4. Crimson Robotron 85
  5. Solaris 90
  6. Metanfenasia 90
  7. Life In A Raindrop 85
  8. Cyclopit Overtone 90
  9. Overture 1089 X 9 80
  10. Bipolar Zombie 85
  11. Black Lydian 85
  12. One Day Like Today 80
  13. Ulam Spiral Dysporia 85
  14. City Rises 95
  15. The Bunraku Puppet 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
88

 

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