Hybrid Circle «Before History» (2012)

Hybrid Circle «Before History» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2406

 

Band:
Hybrid Circle
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Titolo:
Before History

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Stefano Angelucci :: Vocals
Simone Di Dicco :: Guitar, Backing Vocals
Alessandro Mitelli :: Guitar
Matteo Mucci :: Bass
Giuseppe Costantino :: Keyboard, Samples
Vittorio Del Prete :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
55' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Terzo capitolo discografico per gli Hybrid Circle che, dopo la nostra tiepida recensione del precedente “Alien Nation”, datato 2009, ci spediscono questo Before History freschi di firma per la Nadir.
Cosa è cambiato in tre anni? Assolutamente nulla. Continuano a definirsi “Progressive Death Metal/Math” e a proporre dei brani i quali, per ascoltarli tutti, mi hanno fatto esaurire le energie e la pazienza.
I rimandi ai Fear Factory di “Obsolete” sono ovvi come il sole e fastidiosi come un disco stucchevole. Di originale non ho trovato assolutamente nulla così come ho faticato moltissimo a trovare spunti positivi da mettere nero su bianco e la troppa ripetitività dei riff, dei groove con pochissimi cambi, di brani interi che non riescono a decollare e soprattutto della voce in growl quasi completamente monotona non hanno di certo giocato in loro favore.
“Before History” è un album dalla produzione buona ma che sfianca, strazia e annoia praticamente subito. L’intro merita un discorso a sé: è troppo lungo, troppo parlato e già fa passare la voglia di proseguire l’ascolto dei disco. Voglio dire, 2 minuti e 46 secondi di introduzione sono assolutamente inopportuni soprattutto se sono solo parlati e costruiti musicalmente in modo non convincente e nemmeno con la traccia d’apertura “Ouverture 209” il discorso cambia poiché si tratta di un brano estremamente ripetitivo e noioso; stesso discorso vale per il 99% del platter che, con mio dispiacere (c’è stato comunque un grande impegno da parte del sestetto), non posso che bocciare per vari motivi: 1) per una questione di coerenza col genere proposto: il Progressive Death Metal, a mio parere, non è la musica che suona in “Before History” e nemmeno il “Math” in quanto la ricerca dei ritmi (molto spesso dispari), delle progressioni armoniche, le estremizzazioni delle stesse su scale volutamente dissonanti e un’evoluzione stilistica personale non sono assolutamente elementi presenti in questo disco. 2) Poca o nessuna ispirazione nel costruire riff e groove dai connotati banali e praticamente sempre in mid-tempo. 3) Tentare di unire i vecchi Fear Factory coi nuovi Meshuggah non può sempre dare esiti positivi se i brani non posseggono un minimo di originalità e sperimentazione. 4) Il peggio dei gruppi già noti citati sopra forma un campionario contenuto in “Before History”.
A mio avviso, prima di altri gruppi vien sempre l’individualità dell’atto creativo del singolo e una persona può esser brava e precisa quanto vuole ma se non ha ispirazione allora è il caso che si ponga delle giuste domande sul proprio operato e che tenti di migliorare.
Attualmente non vedo nulla di positivo in questo disco ma le potenzialità tecniche del sestetto ci sono per cui mi auguro che in futuro le cose cambino.

Track by Track
  1. Intro 30
  2. Ouverture 209 45
  3. The Preacher 55
  4. Not Different From Us 50
  5. Plan Cybervac 60
  6. Wisdom Popular 50
  7. Teamwork 55
  8. Project Bait 65
  9. The Factory 60
  10. Onset 55
  11. Never The Same Again 55
  12. Cysquare Zero 50
  13. Outro 50
  14. Circle (Acoustic) [Bonus Track] 40
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
54

 

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