If I Die Today «Liars» (2010)

If I Die Today «Liars» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Shylock »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1711

 

Band:
If I Die Today
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Titolo:
Liars

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco "frez" Fresia - Vocals
Giuseppe "beppe" Platania - Guitars
Antonio "tony" Aresu - Guitars, Vocals
Davide "dudu" Gallo - Drums
Morgan Ferrua - Bass, Vocals

 

Genere:

 

Durata:
25' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E se morissi oggi? No, non è un'aperta dichiarazione di suicidio, ma il nome del gruppo che sto per recensire, gli If I Die Today. Vi siete mai fatti questa domanda? Credo che ogni tanto chiedersi una cosa così possa servire a riflettere sulla nostra vita, che delle volte appare così povera, vuoi per colpa della società altamente capitalista, vuoi per altri motivi. Ma ora veniamo a noi, veniamo al cd, secondo lavoro sfornato dalla band piemontese.
Poderosa l'apertura del cd, affidata a all'ottima "Sheeps In The Wood", un brano a metà tra il metal e il rock, belli i cori in screaming, riescono a mescolare bene l'aggressività tipica di uno dei generi con le melodie dell'altro, facendo risultare il tutto energico e musicale, non a caso è il singolo scelto per il video, il brano successivo, "I See The Devil", all'ascolto sembra più punk, ma non è esente da melodie ruffiane e orecchiabili che si fanno sentire nella seconda parte, creando un interessante miscela. In automatico (il cd) passa al terzo brano: "Gold Crowns". Eccezionale, un intrico di melodie, riff aggressivi e velocità, un buon susseguirsi di riff legati tra loro con maestria, segnaliamo anche la presenza di un semplice assolo/fraseggio ad arricchire l'effetto del brano. "Lucky Man" è il quarto brano del cd, un pezzo che mescola influenze hardcore e metal, portandosi verso il metalcore moderno, un brano compatto e veloce, che scorre molto bene, specialmente nella parte finale e nei ritornelli, con ritmiche incisive e melodie cupe di chitarra e alternanze di parti pulite e screaming da parte del cantante. Alla matrice metal appartiene anche il quinto brano, "Dead Man", forse più dei precedenti. Presenta bei riff che riprendono un po' dalla scena attuale metalcore, il tutto mescolato con sapienza a ritornelli punk molto orecchiabili, alla fine del brano trova posto anche un assolo, molto semplice ma dettato da un buon gusto musicale. Ora ci si presenta il pezzo che avrebbe potuto concorrere al titolo di singolo ("Poison"), un brano molto orientato verso l'emo, molto melodico, ovviamente corredato da un inserto in scream, insomma, un brano molto ruffiano e piacevole. Il cd cambia nuovamente registro con "Bob Ford Isn't Dead", ritornando al metal/hardcore, la velocità del brano, la presenza di strofe in scream, di fraseggi, il susseguirsi dei vari riff senza un attimo di tregua, forse il brano più aggressivo del cd. Dopo questa mazzata ci si riposa un po' con "What Goes Around Comes Around", dalle sonorità più cupe e caratterizzato da un lungo e ampio respiro a metà del brano, molto ben scritto e azzeccato, melodie molto convincenti. Si passa così al penultimo brano, "The First Storm", anch'esso il risultato di un'attenta miscela tra metal e hardcore, forse posso assegnare a questo brano il titolo di ritornello più convincente. Chiudiamo con una strumentale, "The Road To Happiness", un brano molto delicato, mai aggressivo anche quando il sound si “indurisce”, un bel crescendo che ci accompagna con dolcezza alla fine dell'ascolto del cd.
Ottimo lavoro direi allora, un bel cd, godibile, indicato sia ai metallari, sia a chi ascolta punk o altri generi un po' meno violenti, indicato anche per i rockettari, per tutti insomma. Le ultime parole vorrei spenderle per parlare brevemente della nobile iniziativa del gruppo: devolveranno tutti i ricavati del cd a un'associazione umanitaria della loro zona, aiutando i bisognosi del Kenya, il cd può essere acquistabile in negozio, durante i loro concerti a prezzo scontato e può essere interamente scaricabile dal loro sito, dove è possibile fare una donazione.

Track by Track
  1. Ships In The Wood 80
  2. I See The Devil 75
  3. Gold Crowns 85
  4. Lucky Man 70
  5. Dead Man 80
  6. Poison 85
  7. Bob Ford Isn't Dead 75
  8. What Goes Around Comes Around 80
  9. The First Storm 75
  10. The Road To Happiness 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

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