Impiety «The Impious Crusade» (2013)
Recensione
Ricordo ancora quando anni fa ascoltai “Kaos commando 696” degli allora sconosciuti Impiety da Singapore: un album sicuramente inferocito e potente, ma che (come molte uscite della Osmose Productions in quel periodo) non mi sembrava molto al top: il disco picchiava selvaggio e rabbioso, ma sembrava a volte anche un po’ tirare pugni e mazzate a caso, senza che le canzoni scaricassero bene la potenza che volevano dimostrare gli Impiety.
Oggi, dopo 11 anni, gli Impiety si sono affermati (anche per me) da band underground a punto di riferimento per chi dal metal vuole potenza, tecnica, velocità, classe e quella dose abbondante feeling old school che non guasta mai. Basta capirlo, onestamente, sin dall’intro suonato, che già così è parecchio aggressivo, ma per capire a cosa andate incontro, ci pensano le tre mazzate più “Lucifer’s Legions”, cover dei Sorcery: Una scarica travolgente, rabbiosa e sempre a tiro impastata in un miscuglio micidiale di death, thrash (predominanti in questa release) e black metal, che vi faranno pogare fino alla distruzione delle vostre ossa in “Commanding death and destroy”, che faranno rimanere a bocca aperta i vostri amici batteristi quando vedrete che velocità prende “Accelerate the annihilation” (niente da invidiare agli ultimi Vader e Behemoth, per intenderci), oltre all’infuocata title track. E se vi manca un po’ l’attacco old school ignorante e grezzo, eccovi la cover finale. Non vi resta che raccogliere i cocci del vostro corpo che avete perso, dopo un’esperienza così.
Insomma: un gruppo imbestialito, ancora a volte tendente al chaos cieco, come nella title track, mancante forse di grooves e mid tempos rabbiosi, e con la chitarra ritmica e il basso forse troppo bassi, ma credetemi: contare queste piccole imperfezioni in questo disco non importa. Sarebbe come non apprezzare un film porno perché la trama non è niente di che, credetemi. Ascoltate questo disco, e poi capirete per quale motivo questo gruppo si sta facendo rispettare in giro: convinzione, ostinazione, rabbia, potenza e velocità stanno pagando. Questo disco è uno dei rari casi in cui sono messi d’accordo gli ascoltatori delle cose più old school, gli ascoltatori delle cose più tecniche e moderne e anche gli ascoltatori del metal col diploma di conservatorio. Indipendentemente se propendenti per death, thrash o black metal. Da comprare a scatola chiusa!
Track by Track
- Prelude (Arrival of the assassins) 75
- Commanding death & destroy 85
- Accelerate the annihilation 85
- The impious crusade 85
- Lucifer’s Legions (Sorcery cover) 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 80
- Tecnica: 95
Giudizio Finale
84Recensione di Snarl » pubblicata il 30.08.2013. Articolo letto 1469 volte.
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