Ingranaggi della Valle «Warm Spaced Blue» (2016)

Ingranaggi Della Valle «Warm Spaced Blue» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ladystardust »

 

Recensione Pubblicata il:
05.12.2016

 

Visualizzazioni:
1437

 

Band:
Ingranaggi della Valle
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Titolo:
Warm Spaced Blue

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Davide Noè Savarese: Voce
Flavio Gonnellini: Chitarre e Voce
Mattia Liberati: Tastiere e Voce
Shanti Colucci: Batteria e Percussioni
Antonio Coronato: Basso elettrico
Marco Gennarini: Violino e Voce
Alessandro Di Sciullo: Chitarre, Tastiere, Synth Bass, Voce.

 

Genere:
Progressive Jazz / Rock

 

Durata:
54' 33"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.09.2016

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La band Ingranaggi Della valle, è nata da un’idea di Mattia Liberati (tastiere) e Flavio Gonnellini (chitarra), i romani Ingranaggi Della Valle presentano il secondo lavoro intitolato Warm Spaced Blue, pubblicato da Black Widow Records. Dopo tre anni dal loro debutto “In Hoc Signo”, la band romana torna con il secondo album “Warm Spaced Blue”, pubblicato da Black Widow.
La prima parte di una suite di tre brani dedicati al Mito di Cthulhu di Lovecraft. Cthulhu, divinità aliena che viene dallo spazio, rappresenta il prototipo dell'ombra secondo l'interpretazione junghiana dei racconti di Lovecraft. In questo brano i devoti del culto dedicano un’orazione al Dio (Cthulhu) che è confinato negli abissi, augurandosene il ritorno.
“Call For Cthulhu: Orison” vede Fabio Pignatelli (Goblin) al basso
“Inntal” rilegge la leggenda della valle austriaca dell’Inn in cui un giovane forestiero che viene spinto dagli abitanti della valle alla ricerca del fantasma di una giovane vergine che ogni anno riemerge dalle acque del fiume Inn. Realizza troppo tardi di essere la vittima del sacrificio che ogni anno viene fatto in onore della ragazza.
“Call For Cthulhu: Through The Stars”, breve brano in chiave elettronica che rappresenta il oscuro dell’album vede la città di R’lyeh dove il morto Cthulhu aspetta sognando.
“Lada Niva” è decisamente rock seguita dalla strumentale e descrive con toni nostalgici l'incapacità dell’anziano fantasma di affrontare l'aldilà. Rimane legato alla sua vita terrestre pensando alla sua vecchia auto, una Lada Niva, l'ultima cosa capace di ricordargli i momenti più belli della sua vita.
“Aiyda Wedo”, altro brano strumentale, in cui sfidando i mostri interiori, un uomo si risveglia.
A chiudere l’intero lavoro, “Call For Cthulhu: Promise”, finale destinato a Cthulhu. tenebroso e dark in cui si racconta di un ipotetico detenuto in isolamento che si immedesima con Cthulhu che risorgerà dalla profondità, in questo modo il prigioniero garantisce la sua vendetta.
Ogni canzone ruota intorno ad un tema principale presentato sotto diverse forme e vesti in base ad ogni specifico momento della composizione.
Un album concettuale e psicologico che vede la sperimentazione musicale con contaminazioni jazz-rock, fusion, etniche e psichedeliche.

Track by Track
  1. Call for Cthulhu (feat. Fabio Pignatelli) [Orison] 75
  2. Inntal 80
  3. Call for Cthulhu (Through the Stars) 80
  4. Lada Niva 75
  5. Ayida Wedo 80
  6. Call for Cthulhu (Promise) 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Ladystardust » pubblicata il 05.12.2016. Articolo letto 1437 volte.

 

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