Insania.11 «L'Orrore» (2019)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.02.2020

 

Visualizzazioni:
1209

 

Band:
Insania.11
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Titolo:
L'Orrore

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Samaang :: vocals, guitar, bass, midi drums;
- Ethrum :: guitar;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
39' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.10.2019

 

Etichetta:
Masd Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il duo lombardo degli Insania.11 rilascia per l’etichetta Masd Records questo “L’orrore”, un disco pressato su sei tracce death metal impeccabili sotto il profilo strutturale tenuto conto della devastante e propositiva ritmica ricca, tra brano e brano, anche di numerosi passaggi acustici resi oltretutto da pacate e moderate iniziative. Il disco è inoltre cantato in lingua madre attraverso un rabbioso, rauco e caldo clean che a parere di chi scrive, tenuto conto dell’indole e della dinamica strutturale dell’intero lavoro, parrebbe non troppo appropriato. Quanto alle tematiche dei sei brani, queste ripercorrono sostanzialmente l’orrore in tutte le sue forme, ivi inclusa la sua incarnazione sulla vita umana a cominciare ovviamente dai film horror sino a giungere a quella linea di confine che c’è tra l’orrore per l’appunto ed il terrore. Numerosi sono i blast bleat che caratterizzano l’opener di “Il Divoratore Di Mondi”, un brano tecnicamente di livello anche se il duo si avvale dell’operato della drum machine in tutto il disco; anche “Madre Dolorosa” si caratterizza per la buona creatività ritmica e dei monumentali riff che vanno a caratterizzarla; è poi la volta di “Nella Fossa” la cui apertura è riservata ad una ritmica piuttosto pacata destinata ad un evoluzione ritmica piuttosto sofisticata. Si prosegue poi la sobria apertura di “Inverno” con il suo buon clean nuovamente poi sferzata dalla potenza sonora sprigionata che si alterna ancora di nuovo alla parte moderata; con il “Bosco” la band torna a effettuare il proprio classico repertorio ritmico potente e dinamico che va a propagarsi anche con la conclusiva e serrata “La Legge di Dahmer”, brano suddiviso in due parti ritmicamente diverse. Il disco offe un quadro compositivo interessante, serrato e di livello; uniche pecche probabilmente i brani troppo lunghi che rischiano di rendere un po’ noioso il tutto e la parte cantata che personalmente non mi ha emozionato più di tanto.

Track by Track
  1. Il Divoratore Di Mondi 70
  2. Madre Dolorosa 65
  3. Nella Fossa 65
  4. Inverno 70
  5. Il Bosco 70
  6. La Legge di Dahmer 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 10.02.2020. Articolo letto 1209 volte.

 

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