Irreverence «Still Burnst» (2018)

Irreverence «Still Burnst» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.12.2018

 

Visualizzazioni:
2231

 

Band:
Irreverence
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Titolo:
Still Burnst

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Riccardo Paioro :: Voice, Guitars;
- Davide Firinu :: Drums;
- Stefano Trulla :: Bass;
- Eros Melis :: Guitars;

 

Genere:
Thrash / Death Metal

 

Durata:
39' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.10.2018

 

Etichetta:
STF Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Di esperienza ne hanno maturata e non poca i milanesi Irriverence che oggi ci propongono il quinto album della loro carriera intitolato “Still Burns”, un disco carico di tensione dall’inizio alla fine ma non per questo non privo di passaggi più melodici; il lavoro, si incentra in un thrash death metal molto spigoloso ma parimenti diretto e potente come un macigno. L’ascolto in alcuni passaggi riconduce non poco ai Kreator e Malevolent Creation di qualche decennio fa oltre che richiamare stili di band appartenute alla scia degli anni ’90. L’autoproduzione del lavoro da parte della band è ottima e indiscutibile e rende il disco determinato e maledettamente piacevole all’ascolto soprattutto in considerazione sia del growl che della brillante sezione ritmica affidata a chitarre dai riff costantemente vari ed impetuosi. Vari ascolti del platter in sostanza, rendono delle piacevoli sorprese, dettagli che tendono di volta in volta ad emergere elevando non poco l’inaccessibile fortezza del lavoro. Dopo il potente inizio di “So Far So Good”, brano caratterizzato per la maggiore da andature mid tempo è la volta di “Hate Still Burns” una vera bomba caratterizzato da repentini cambiamenti ritmici sottoposti a velocità ritmiche elevate; l’apertura in acustico di “Blind Times” rende un’apparente calma surreale poi di seguito sferzata da rabbia e annessa potenza su riff dinamici unificati ad una sezione ritmica di batteria da capogiro; le successive “Stylized Social Realism” e “Know Who I Am” due brani potenti il primo, in particolare, suddiviso in due diverse parti ritmiche, entrambe energiche, ma dall’ incredibile effetto e presa sull’ascoltatore; si procede con “Groomed Wall Skip” altra mazzata sui denti che ci porta alla successiva “Scumbags” altro buon pezzo veloce, simmetrico tagliente come una lama; “The Choice”, seppur diversificata dalle precedenti si caratterizza per la sua parte centrare resa da un inatteso strumentale; rabbiosa, aggressiva e maledettamente veloce è “Skyscrapers” che ci porta al conclusivo “6.01” una vera e propria condanna a morte. Un disco che conferma le aspettative, racchiuse in potenza, dinamicità e tantissima energia; acquisto consigliato!

Track by Track
  1. So Far, So Good 75
  2. Hate Still Burns 80
  3. Blind Times 80
  4. Stylized Social Realism 75
  5. Know Who I Am 75
  6. Groomed Wall Skip 75
  7. Scumbags 80
  8. The Choice 75
  9. Skyscrapers 80
  10. 6.01 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

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