June 1974 «Nemesi» (2018)

June 1974 «Nemesi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
06.12.2018

 

Visualizzazioni:
1501

 

Band:
June 1974
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Titolo:
Nemesi

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Romano :: all instruments

GUESTS
Gionata Mirai (Il Teatro Degli Orrori)
Tommy Talamanca (Sadist)
John Cordoni (Necromass)
Francesco Conte (klimt 1918)
AndyLaRocque (King Diamond)
Tommy Talamanca (Sadist)
Jørgen Munkeby (Shining / Ihsahn)
Patrick Mameli (Pestilence)
Paul Masvidal (Cynic/Death)
James Murphy (Obituary / Death / Testament / Cancer / Gorguts / Disincarnate)
Francesco Sosto (The Foreshadowing)

 

Genere:
Electro Rock Metal

 

Durata:
49' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Visionaire Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

June 1974 è un solo project di Federico Romano, il quale con il suo progetto arriva al suo (credo) secondo full length in mezzo a una miriade di singoli tutti pubblicati su Bandcamp (Ce ne sono talmente tanti che sinceramente ho lasciato perdere a verificare tutte le uscite), e che con questo “Nemesi” fa le cose in grande, usando per ogni brano special guests illustri, nazionali e non, per un risultato strumentale e definito inclassificabile. Considerate tutti questi fattori sulla musica propria, e il risultato è, incredibilmente, non buono.
Sinceramente infatti, io faccio fatica a capire questi brani cosa dovrebbero rappresentare. Ognuno di questi brani è parecchio solare e lungi dal metal, puntano tutto sull’atmosfera e quindi sono molto più vicini al post anche per via di chitarre che spesse volte suonano non molto distorte, e anche per via di molte tastiere a rendere tutto ancora più leggero. Fin qui tutto bene, ma ora aggiungete il fatto che la chitarra che suona come se il suono uscisse da un amplificatore da 10 watt, e una batteria (drum machine) troppo alta, dai suoni troppo diversi e molto più definiti, e che fa il banale errore di usare patterns decisamente più ritmati e che vanno anche a usare blast beats come in “Arcadia”, finendo per cozzare completamente con la melodia solare dei brani. E come se tutto questo non bastasse, aggiungeteci anche che i brani (melodicamente tutti inquadrabili come una musica post in maggiore) sono di fatto la stessa cosa. Certo, c’è un po’ di Progressive nell’opener “Sognando Klimt” e un po’ più di symphonic in “Death note”,ma per il resto i brani sono la stessa cosa e sinceramente non riesco a capire quale ospite avrebbe fatto cosa, a parte James Murphy che riporta tutto sul metal in “Creed”, ma anche lui può fare poco se ci sono i difetti di cui sopra, e il brano si orienta sul metal in maniera goffa, troppo esagerata e che, di nuovo, cozza con quanto sentito in precedenza.
Insomma: per me “Nemesi” non è altro che un po’ di temi musicali anche non male, ma che sono tutti più o meno la stessa cosa, dove la presenza degli ospiti è per me un’incognita sia per il contributo che per la necessità degli stessi, e dove le partiture metal della batteria (di nuovo: per me è drum machine) combaciano con il resto tanto quanto la panna spray sugli spaghetti. Cosa rimane? Rimangono un po’ di belle melodie, certo, ma sono lasciate a sé stesse, non strutturate come si dovrebbe e comunque sono troppo poco per giustificare un acquisto, senza contare che la sigla di Twin Peaks da sola si mangia questo disco intero a colazione. Davvero non saprei a chi consigliare quest’album, visto che chi vuole melodie pacate e ricercate tipo colonna sonora o post, raramente vuole anche sentire blast beats, mentre di gruppi Prog extreme metal ce ne sono e fanno molto meglio di così. Fin troppo pretenzioso, mi spiace.

Track by Track
  1. Sognando Klimt 70
  2. Inoubliable 60
  3. Narciso 60
  4. Home 55
  5. Panorama 55
  6. Nothing man 50
  7. Death note 55
  8. Arcadia 50
  9. Creed 50
  10. Beloved 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
57

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 06.12.2018. Articolo letto 1501 volte.

 

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