Last In Time «Too Late» (2024)

Last In Time «Too Late» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Bata »

Recensione Pubblicata il:
26.01.2025

Band:
Last In Time

Titolo:
Too Late

Nazione:
Italia

Formazione:
Massimo Marchetti: Guitars and Choirs (All)
Igor Piattesi: Vox and Choirs (1,2,4,6,7,8,9)
Caterina Minguzzi: Vox and Choirs (1,2,4,5)
Mirko Marchetti: Vox and Choirs (Song Nr. 9)
Luca Nicolasi: Bass Guitar (All)
Giacomo Calabria: Drums (All)
Alessio Mosconi: Keyboards (1,2,4,5)
Emanuele Lo Verde: Keyboards (6,7,9)
Andrea Lo Verde: Keyboards (8)
Special guest, Samuele Benini: Piano solo (5)

Genere:
AOR / Progressive Rock

Durata:
45' 12"

Formato:
CD

Data di Uscita:
12.01.2024

Etichetta:
Rockshots Music

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations

Recensione

Rieccomi con l’ennesimo gruppo (si, forse son ripetitivo) che non conoscevo dedito stavolta al rock melodico o AOR che dir si voglia, sporcandolo di altre influenze come il prog o l’hard rock. E questo non è affato male, anzi; uscire con un lavoro che si, ha le su basi di partenza, ma riesce a catturarti con quel tocco di originalità che non guasta.
Band che ruota attorno alla figura del tuttofare Massimo Marchetti che per questo lavoro si è fatto aiutare da vari strimpellatori che dopo vi dirò. Per iniziare le voci sono più di una, affidando le canzoni a diversi vocalist ( (Igor Piattesi dei Vicolo Inferno, Caterina Minguzzi e Mirko Marchetti).
Le canzoni? Io sono rimasto toccato da pezzi (in pieno hard prog) come “The way to rock”, da “Believer in love” (dove Piattesi e Minguzzi si alternano alle voci ), nel torrenziale hard rock di Mr. Fantastic” (a me è venuto in mente un mix fra primi Rainbow e Thin Lizzy); da “Moonlight dreamers”, dove esce fuori quel tocco blues che ti ammalia amplificata dalla voce di Caterina.
Pezzo mutevole ma che sa colpire è invece “The animal”; invece davvero straniante (e non è una critica ma per me un complimento il pezz iniziale, ascolta e riascolta più volte fino a pensarla (e scriverla grossa): gli WHITESNAKE che suonano insieme ai Dream Theater??? Altro pezzo molto dinamico è “The animal” (si, si il ricordo va agli anni 70/80). E poi che dirvi, sti rimandi (e per me è un grosso complimento) agli WHITESNAKE ritornano anche in Believer In Love e Moonlight Dreamers. Un brano metal ma carico di pathos invece “How long” con le due voci che si alternano fra parti pulite e più graffianti. Too late, pezzo numero 7, invece gioca fra parti a metà fra una ballad e tirate metal. Chiude alla grande Winter in may con la chitarra acustica a farla da padrona (anche se poi arriva la chitarra elettrica a fare la sua bella tirata).
Forse sarò impazzito con sti paragoni ma di sicuro i LAST IN LINE mi piacciono eccome.