Lost Reflection «Trapped in the Net» (2018)

Lost Reflection «Trapped In The Net» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.04.2020

 

Visualizzazioni:
1353

 

Band:
Lost Reflection
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Titolo:
Trapped in the Net

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio Fulco :: Vox, guitar, bass
Piero Sorrenti :: Guitar, backing vocals
Max Defender Moretti :: Drums, backing vocals

 

Genere:
Hard Rock / Metal

 

Durata:
39' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.05.2018

 

Etichetta:
Hellbones Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Terzo disco per i Romani Lost Reflection, una band che onestamente non conoscevo, e che in questo terzo album ci propone 10 tracce per poco meno di 40 minuti di una musica hard ‘n heavy, paragonabile a una specie di Motley Crue più metal oriented con una voce spesso che predilige tonalità impostate e senza picchi elevati, per un risultato che a volte ricorda Dave Mustaine e altre volte certi cantanti glam che vanno più sul sospirato e non sugli acuti. Questa scelta stilistica può sembrare controversa e tipica di chi non sa cantare, ma in realtà ha il suo senso e il suo perché.
Tuttavia, “Trapped in the net” è un disco non male ma nulla più: non è infatti la voce a essere il problema, quanto piuttosto una certa endemica mancanza di originalità da parte di tutti i membri, con i brani che cominciano in un certo stile e spesse volte finiscono con quello a livello ritmico, con la voce che, seppure funziona, ci piacerebbe sentirla a volte un po’ più modulata, e con l’unica nota davvero positiva che viene dal lavoro della chitarra solista, che fa mettere davvero la marcia in più a dei riffs minimali ma comunque efficaci, ma che di nuovo: da soli non possono bastare a tenere su tutta la situazione. Il trittico di brani d’apertura è evidente in questo, con un tiro compositivo sempre centrato, ma che comunque per via di una certa mancanza di una botta adrenalinica e un andamento troppo sicuro finisce per rendere “Trapped in the net” un po’ prevedibile, e che pertanto finisce per suonare più nella media di ciò che davvero potrebbe fare. Cosa abbastanza normale se fossimo all’album di debutto o all’Ep, ma qui siamo al terzo album, e la situazione è un po’ più grave.
Insomma: “Trapped in the net” è un disco onesto. Non fatto male e anzi carino, ma una certa mancanza di precisione negli arrangiamenti, nei dettagli e nella varietà lo zavorrano. Consigliabile per gli accaniti fans dell’hard n heavy, ma non a molti altri.

Track by Track
  1. God of Hate 70
  2. Together as one 70
  3. Into The Social Network 70
  4. Brand New Love Brand New Life 70
  5. One Night In Your Bed 65
  6. My Promised Land 65
  7. Hollywood Dream 65
  8. Master of Your Soul 65
  9. Homeless Boy 65
  10. No More Blood 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 09.04.2020. Articolo letto 1353 volte.

 

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