Manifest «Written In Blood» (2011)

Manifest «Written In Blood» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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1524

 

Band:
Manifest
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Titolo:
Written In Blood

 

Nazione:
Norvegia

 

Formazione:
Stian Leknes :: vocals
Ole Maius Larmerud (ex-Atrox):: guitars
Johnny Wangberg (Griffin) :: bass
Alessandro Elide (Griffin) :: drums

 

Genere:

 

Durata:
42' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I norvegesi Manifest me li ricordo ai tempi di “Half Past Violence”, nel 2005; all’epoca mi trovavo nella più totale vita universitaria perugina e, grazie al classico amico che irrompe con la frase “Oh, senti che figata ‘sto gruppo!”, ho appreso l’esistenza di una band veramente valida che mi tenne compagnia in diverse serate poi smisi di ascoltarli, preso da altri generi musicali.
Grosso errore poiché, così facendo mi persi clamorosamente “Hedonism” (2007), disco che in seguito ho rivalutato ma per fortuna l’11 novembre di quest’anno (quindi questo emblematico 11-11-11) è avvenuta la pubblicazione su larga scala del nuovo album “Written In Blood” che senza ombra di dubbio è il fiero continuatore della discografia dei nostri i quali, lo ricordiamo, sono dediti ad un discreto thrash metal con sapienti e ingenti scorribande groovy che determinano almeno l’80% del loro sound.
Certo, non saranno i mostri sacri del genere, me ne rendo conto ma per tutti gli amanti dei Sepultura meno thrash, dei Soulfly più thrash e di coloro che amano pattern di batteria complessi con chitarre/bassi che sostanzialmente svolgono un mero lavoro ritmico, tutto ciò potrebbe esprimere un buon punto di partenza per non ascoltare sempre gli stessi gruppi, anche perché all’interno dei Manifest militano elementi dei connazionali Griffin e Atrox (se non li conoscete, rimediate al danno!).
I Manifest saranno anche una band poco conosciuta ma vi assicuro che il loro curriculum è di tutto rispetto, avendo diviso il palco con Napalm Death, Meshuggah, Pentagram e Malevolent Creation. Mica noccioline eh!
Anche con “Written In Blood” i nostri danno prova di saperci fare con i ferri del mestiere donandoci quasi tre quarti d’ora di brani discreti, personali, sufficientemente aperti ad un’evoluzione stilistica e impreziositi di originalità.
Proprio un bel disco in cui brillano soprattutto la poderosa “They'll Have To Carry Me Home”, la thrashy “The Worst Is Yet To Come” (titolo meraviglioso anche perché riguarda la traccia n.4 e suona quasi come un auto-ironico avvertimento), “Lullaby (Bedtime For Bastards)” e la bella “Savage” dal sapore molto tribale.
A mio parere l’album funziona. A voi l’ascolto, ora.

Track by Track
  1. Tonnie Von Adelaine 60
  2. They'll Have To Carry Me Home 70
  3. Food For Flies 60
  4. The Worst Is Yet To Come 70
  5. Pitch Black Inside 65
  6. A .45 To Pay The Rent 70
  7. Lullaby (Bedtime For Bastards) 75
  8. Letter From The Grave 70
  9. Irreversible 65
  10. Savage 80
  11. Written In Blood 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
70

 

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