Mannaia «The HM-2 Chronicles» (2022)
Mannaia
Titolo:
The HM-2 Chronicles
Nazione:
Italia
Formazione:
Torci :: Guitars
Cola :: Guitars (tracks 1-11,13-14), Bass (tracks 12,15-16)
Thom :: Vocals (tracks 6-16)
Zaza :: Vocals (tracks 10,12-16)
Marco :: Bass (tracks 1-11,13-14)
Shakti :: Drums
Pea :: Vocals (tracks 1-5)
Genere:
Old School Death Metal
Durata:
37' 36"
Formato:
CD
Recensione
“The HM-2 Chronicles” dei Deathsters riminesi Mannais costituisce la ristampa a cd unico più qualche bonus track di tutti e 10 i loro brani già pubblicati precedentemente sotto forma di split albums, per un totale di 37 minuti e mezzo circa di musica.
E la musica, va detto, è meglio nel secondo Ep, precedentemente uscito come split coi Meatball explosion, visto che il primo Ep è tutto sommato carino ma niente di che, visto che i brani pur non avendo difetti vistosi, soffrono del fatto di essere un po’ troppo embrionali, e a volte confusi nella direzione compositiva, che a volte sembra fare il verso al death old school dei Grave, e altre volte sembra suonare un coacervo tra Hardcore e Brutal Death più americano. Certo, c’è una buona “Chopped apart”, ma è da “The lost hope” che si cambia registro e si va a suonare come qualcosa dei Carcass, mentre “Bestie umane” è più compatta e serrata, con le influenze di cui sopra meglio dosate e lasciate andare libere solo in certi brani e non tutti (ne sia un esempio la molto HC-oriented “Mirror of despair”), per terminare con le scosse potenti di “Omicidio” e “Shell shock”, tra i migliori brani di questo disco. Da qui, dopo un brano interlocutorio, proseguono delle versioni live di alcuni brani già pubblicati, nonché un inedito, ovvero una “Nowhere” che sembra far intravedere uno stile compositivo più brutal death che old school, in generale più rabbioso.
Questo è quanto. “The HM-2 Chronicles” è un’operazione senz’altro di nicchia, ma comunque ben fatta, gradevole e dove c’è molto da sentire. Per il futuro consiglierei ai Mannaia di osare di più e di togliersi tutti i loro freni inibitori (capisco il suonare marci ma non c’è un assolo significativo…), pompare il sound della chitarra e della voce, e via a tritare ossa. Se cercate qualcosa di nuovo in ambito death metal underground, date una chance a “The HM-2 Chronicles” dei Mannaia.
Track by Track
- Chopped apart 70
- Delirium 65
- Drench your dreams 65
- Ritual 65
- Inner pain 60
- The lost hope 70
- Bestie umane 70
- Mirror of despair 70
- Omicidio 70
- Shell shock 70
- La prima ombra (La stretta Bagnera pt. 1) 65
- Satan Bless You (Sabbat cover) S.V.
- Shell Shock (Live Grizzly) S.V.
- The Lost Hope (Live Grizzly) S.V.
- Bestie Umane (Live Dong) S.V.
- Nowhere (Live Dong) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl » pubblicata il 13.10.2023. Articolo letto 488 volte.
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