Meghistos «The Reasons» (2023)

Meghistos «The Reasons» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.09.2024

 

Visualizzazioni:
272

 

Band:
Meghistos
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Titolo:
The Reasons

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Meghistos :: All instruments, vocals;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
34' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.11.2023

 

Etichetta:
Buil2kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

Il nuovo disco della one man band Meghistos è composto da nove tracce di puro death metal, aggiungerei con qualche punta estrema quasi a ricordare Hate Eternal ma soprattutto i Morbid Angel dello scorso millennio. “The Reasons”, è il questo il titolo dell’ album che continua a mandare avanti il progetto discografico in piedi dai primi anni ’90, genera per l’appunto reazioni molto particolari a cominciare dall’estrema compattezza del sound che forma una vera muraglia impenetrabile tra potenti riff e mood a cui inevitabilmente la prepotenza della drum machine non perde la minima occasione per mettersi in mostra. Il lavoro contiene anche alcune tracce che alternano i violenti contenuti e le ritmiche forsennate a contesti più melodici che fungono da spesso da sottofondo o da intro per dare luogo ad atmosfere oscure e deliranti. Brutale lo screaming ma perfetto per la tipologia e il genere chem ai risulta privo di cadute o di momenti di stallo. Indubbiamente il lavoro incentre tutto il proprio potenziale nell’arma dell’aggresività Sonora in cui il male prende sempre il sopravvento anche secondo la politica e il credo di questo progetto. Tra le tracce più dirette, anche se lo sono tutte in definitiva, meritano cenni “Faust”, dinamico ed eccelso nei contenuti ma ancora “Marriage For Evil” terribi,mente aggressive con un drummind diretto come una freccia scagliata da un arco; anche “ Anghello”, aperto da un synth in modalità organo clavicembalo, sprigiona un’altra inaudita e sorprendente potenza sonora, questa volta un po’ a ricordarci Sinister e Brutality della prima epoca. Non poco in ogni caso il richiamo all’elettronica spesso di aiuto alla compattezza Sonora ma in ogni caso il disco, anche se destinato ad un pubblico di non deboli di cuore, si affaccia in una platea che vede più plausi che critiche.

Track by Track
  1. Ares 70
  2. The Reason 70
  3. Faust 75
  4. Meat Grinder 75
  5. Black Blues of Death 75
  6. Marriage for Evil 70
  7. Bless my Hands 70
  8. Anghello 75
  9. Yellow 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 04.09.2024. Articolo letto 272 volte.

 

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