Misteyes «Creeping Time» (2016)

Misteyes «Creeping Time» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
27.06.2016

 

Visualizzazioni:
2595

 

Band:
Misteyes
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Titolo:
Creeping Time

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Edoardo “Irmin” Iacono :: Voci Growl e Scream;
- Denise “Ainwen” Manzi :: Voci Clean e Liriche;
- Daniele “Insanus” Poveromo :: Chitarre;
- Riccardo “Decadence” Tremaioni :: Chitarre;
- Gabriele “Hyde” Gilodi :: Pianoforte, Synth e Orchestrazioni;
- Andrea “Hephaestus” Gammeri :: Basso e Basso Fretless;
- Federico “Krieger” Tremaioni :: Batteria;

 

Genere:
Light & Dark Metal

 

Durata:
1h 4' 55"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.04.2016

 

Etichetta:
Maple Metal Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Ronin Agency
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Recensione

Primo full lenght intitolato “Creeping Time” per questa band di recente formazione chiamata Misteyes capace di rendersi assolutamente autonoma sotto il profilo creativo generando un personalissimo sound che sfreccia da un lato su contesti death metal e dall’altro, allo stesso tempo, basandosi sostanzialmente su andature dark gothic sinfoniche ulteriormente abbellite anche dall’ottimo lavoro lirico misto a quello eseguito in growl. L’ingresso avvenuto nella band sia della cantante Denise (clean e lyric) che è andata ad affiancare il già presente Edoardo (growl e scream) e del tastierista Gabriele, appaiono decisamente uno scacco matto che non ha fatto altro che intensificare e abbellire ulteriormente ciò che era stato inizialmente realizzato con le prime realizzazioni demo. In sostanza, pare assistere in ogni tracks ad una battaglia tra sacro e profano che si alternano l’uno con l’altra a colpi di ritmiche ben eseguite in andature death metal ad altre più moderate in ambito dark dove band raggiunge livelli decisamente notevoli. Sinfonie a non finire quindi, che conducono a similare i Misteyes ad alcuni big spaziando dai Dark Tranquillity sino a giungere ai Paradise Lost. Dopo un intro poco felice “The Last Knell”, parte il primo effettivo brano “Creeping Time” che mette subito l’ascoltatore a proprio agio per le sue splendide ritmiche che si alternano tra death e gothic offrendo un brillante scambio di opinioni canore dal demoniaco all’angelico, il tutto abbellito oltretutto dalle armonie potente ed energiche allo stesso tempo; un riff caratteristico in puro death metal viene ad aprire “Brains in a Vat”, un brano dove le melodie sinfoniche offerte dal synth indubbiamente fanno quella differenza capace di rendere decisamente ottimale il brano nella sua complessità; “Inside the Golden Age” apre con un intro in synth quasi a condurre ad una sorta di epicità che in poco tempo viene a trasformarsi con le sue ritmiche in un affascinante miscela tra death e dark metal; è poi la volta di “Lady Loneliness”, un brano tratto dal loro secondo singolo eseguito sulla scia di un’andatura in pianoforte con la splendida prova clean della cantante Denise; il brano di seguito muta la propria genesi trasformandosi con un’andatura moderata ma allo stesso tempo con ritmiche cariche di energia all’interno del quale l’alternanza con il growl merita i dovuti applausi; le successive “The Prey”, una potenza di death melodico inaudita e la successiva “Destroy your past” gothic d’eccellenza sempre alternato con contesti death metal, offrono una linea d’ascolto sempre al di sopra della media; “The Demon of Fear” altro splendido brano che conduce attraverso i suoi intensi riff di chitarre in assemblaggio dark metal e le melodie del synth in un sentiero quasi magico che alterna sempre meravigliosamente l’apparato vocale in alternanza tra i momenti più death in growl e quelli melodici dark in clean tutti al femminile; è poi la volta di “A Fragile Balance - Awake the Beast part 1” e la successica “Chaos – Awake the Beast part 2” che si alternano tra liricità e synth il primo e potenza death metal dark il secondo in un growl decisamente intenso come anche le stesse ritmiche realizzate in maniera tecnica da veri musicisti professionisti; un’apertura in basso decreta l’inizio di “Decapitated Rose” altro brano tecnico in dark metal ma con contesti death ammirevoli che anticipa il conclusivo “Winter’s Judgment” altra meravigliosa parodia tutta da ascoltare. Sinceramente questo lavoro pur essendo un esordio è decisamente ottimale sotto ogni profilo e sono convinto che sentiremo in futuro parlare molto di questa band, capace di convincere sin dal primissimo approccio. Disco da avere nel proprio arsenale musicale.

Track by Track
  1. The Last Knell S.V.
  2. Creeping Time 80
  3. Brains in a Vat 80
  4. Inside the Golden Age 85
  5. Lady Loneliness 80
  6. The Prey 80
  7. Destroy your past 75
  8. The Demon of Fear 80
  9. A Fragile Balance - Awake the Beast part 1 75
  10. Chaos – Awake the Beast part 2 80
  11. Decapitated Rose 80
  12. Winter’s Judgment 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 27.06.2016. Articolo letto 2595 volte.

 

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