Morcolac «A Vampiir is Born» (2021)
Recensione
Di buon gusto in giro di tanto in tanto ce né ma il progetto dei Morcolac indubbiamente ne rappresenta uno dei migliori esempi con “A Vampire Is Born”, debutto in chiave black metal che lascia sin dai primissimi istanti il segno per quel tocco di malvagità che solo in pochi riescono a fare. Al di là di sonorità nitide e abbastanza fedeli alle storiche stelle polari Dark Throne e Satyricon, la band condensa in appena sei tracce che ricoprono oltre quaranta minuti di ascolto, quando di meglio si possa fare per essere catapultati nell’avvincente e demoniaco black metal infestato da vampirismo e sangue. A rendere ancor più ghiotto il lavoro anche l’ottima produzione capace di rendere vivo, quasi palpabile l’effetto rilasciato; il clima, come accennato, è tra i migliori, per i veri appassionati del genere, nulla di eccessivamente esasperante ma piuttosto incentrato su quel gusto malinconico e pessimista sviluppato sulle caratteristiche andature mid tempo non prive di momenti più spinti e vivaci anche per passaggi resi tra viole ed organi tanto per rendere ancor più macabro e cupo l’intero scenario. Non mancano ovviamente parti melodiche che ricoprono una buona dose dell’ascolto generando quanto di meglio tra lugubre e misterioso si possa concepire. I presupposti ci sono tutti per essere un debutto, il sangue scorre e non coagula….provate ad assaggiare.
Track by Track
- Hail The Newborn Vampiir 80
- Blackmoon Devourer (Unholy Terror Of Countrysides) 80
- Redwater Fangsource 80
- Nocturnal Wingswirl 75
- Exile Bloodtower 75
- Fear The Sunlight 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
79Recensione di Wolverine » pubblicata il 19.02.2022. Articolo letto 806 volte.
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