Movimento d'Avanguardia Ermetico «Torri del Silenzio» (2015)

Movimento D'avanguardia Ermetico «Torri Del Silenzio» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
12.09.2015

 

Visualizzazioni:
2494

 

Band:
Movimento d'Avanguardia Ermetico
[MetalWave] Invia una email a Movimento d'Avanguardia Ermetico [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Movimento d'Avanguardia Ermetico [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Movimento d'Avanguardia Ermetico

 

Titolo:
Torri del Silenzio

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Ans :: Guitars, Lyrics, pictures;
- L. Opfergeist :: Drums;
- Agilulf :: Vocals R.I. Bass;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
58' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
14.09.2015

 

Etichetta:
Avantgarde Music
[MetalWave] Invia una email a Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Avantgarde Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Avantgarde Music

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
[MetalWave] Invia una email a Against PR

 

Recensione

“Torri del Silenzio” è il terzo lavoro dei piemontesi Movimento d’Avanguardia Ermetico e viene proposto in cinque tracce su formato digibox oltre ad una edizione limitata in cento copie contenenti delle particolari ed accattivanti raffigurazioni, stampe e pietre incise direttamente dal gruppo; questo lavoro, suonato in black metal è stato realizzato negli studios della Avantgarde Music attraverso l’impiego di registrazione analogica che riconduce abbastanza fedelmente alle sonorità che si utilizzavano per questo genere negli anni ’90; tant’è vero che nel corso dell’ascolto non è difficile eguagliare le sonorità della band a gruppi di matrice norvegese oramai in pensione. I brani realizzati sono cantati in lingua madre, pur mantenendo fede al black metal e risultano tutti personalizzati poiché proposti in modo lento, oscuro, quasi depressivo così da poter penetrare compiutamente nel lato più profondo dell’ascoltatore per immergerlo in quel confine che abbraccia la spiritualità dalle esperienze catartiche insite in ciascuno di noi. I cinque brani, ad eccezione del primo, offrono musicalmente un ascolto molto lungo tanto da articolarsi e quindi raggiungere compiutamente quel messaggio che la band vuole trasmettere. L’ascolto parte con “La caduta” un brano che sin da subito si caratterizza per la sua particolare musicalità ed andatura lenta; le ritmiche nella loro lentezza risultano in ogni caso taglienti e vengono appoggiate nel corso dell’esecuzione da una sorta di narrazione; il successivo “Risonanza originaria del Tremendo” parte con una caratteristica andatura accelerata in puro black metal con un riff che muta nel corso dell’andatura la propria andatura sino a rallentare in uno stile personalizzato ben collaudato dalla band; la parte centrale del brano genera un momento di riflessione dove prevale con una certa irruenza la parte cantata che questa volta appare più che altro una narrazione in grado di spingere l’ascoltatore sul senso e sul significato che il brano intende trasmettere; “La cresta verso Grauhaupt” dove Grauhaupt in tedesco significa “testa grigia”, un brano che parte lento ma con una musicalità che si trascina per tutto il brano penetrante grazie all’ipnotismo generato dalle chitarre in grado di trasportare direttamente sulla vetta più alta della montagna dove il gelo ed il silenzio penetrano a fondo nell’animo umano sino al punto da generare quella sensazione di solitudine e vuoto che la forza interiore può comunque spezzare dando prova di essere più forte del gelo e quindi permettere la sopravvivenza. “Sorge la Stele e l’Enigma” invece, sempre con la sua caratteristica musicalità lenta e tagliente, si trasforma un po’ alla volta generando a poco a poco ritmiche più spinte che assumono quell’alternanza che viene sempre ben ammaestrata dalla parte cantata capace di trasmettere compiutamente e sino in fondo il messaggio del brano. Conclude il platter “Torri del Silenzio” brano che si ispira alla ritualità zoroastriana dei Dakhma ovvero le torri funebri costituite da impalcature alte una decina di metri che sostengono una piattaforma esposta ai venti utilizzate per la decomposizione dei cadaveri che li esposti, vengono divorati e smembrati dagli uccelli rapaci; il brano vede anche il contributo di Vincenzo Notaro editore e saggista di orchestra esteh che offre il suo contributo in chiave ritual ambient; la musicalità proposta tende in pratica a condurre l’ascoltatore verso il contatto con la parte più fonda di se stesso che si libera da tutto ciò che rappresenta il causale della contemporaneità. Musicalmente il brano è ricco di variazioni che spaziano dai momenti più accesi all’inserimento, per l’appunto, di contesti ambient che si alternano con i classici momenti black lenti e penetranti. Il disco nella sua complessità è comunque in grado di trascinare con una certa fermezza l’ascoltatore nel suo particolare ed accattivante stile.

Track by Track
  1. La Caduta 70
  2. Risonanza originaria del Tremendo 75
  3. La cresta verso Grauhaupt 75
  4. Sorge la Stele e l’Enigma 70
  5. Torri del Silenzio 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 12.09.2015. Articolo letto 2494 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.