Nekus «Sepulchral Divination» (2023)

Nekus «Sepulchral Divination» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Varoots 72 »

Recensione Pubblicata il:
21.05.2023

Band:
Nekus

Titolo:
Sepulchral Divination

Nazione:
Italia / Germania

Formazione:

Genere:
Death / Doom Metal

Durata:
51' 45"

Formato:
CD

Data di Uscita:
07.04.2023

Etichetta:
Sentient Ruin Laboratories

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Nekus sono una band italo-tedesca, nuova come moniker nel metal, ma all'interno del trio di musicisti sono presenti lunghe esperienze legate a nomi abbastanza conosciuti nell' underground, come i Putridarium o gli Onnivore.
Questo oscuro e lapidario "Sepulcral Divination" è il loro full-lenght di debutto, si muove su scenari prettamente death-doom legati sia alla vecchia scuola degli incantation che alle nuove sonorità più influenti del momento, nel genere, come ad esempio Anatomia e Dead Congregation.
Dal punto di vista tecnico la preparazione e l'esperienza assolutamente si notano, però questo album secondo me pecca molto dal punto di vista compositivo, almeno a me, e siamo consapevoli tutti quanto personale siano queste recensioni, non lascia assolutamente nulla.
I pezzi, molti dei quali ben oltre i dieci minuti, risultano abbastanza noiosi e privi di fantasia.
Pur riascoltato molte volte non riesco a entrare nel trip che dovrebbe trasmettermi l'album, visto anche gli argomenti trattati.
Le liriche a volte risulatno poco convincenti e questi Riff abbastanza semplici "tirati avanti" anche per molto tempo possono sicuramente essere una strategia, oppure semplicemente una loro proposta, ma alla lunga mi fanno dire "aspetta che stacco un po' e mi riposo e poi riprendo".
Solitamente quando mi succede così con un disco vuol dire che questo non mi ha soddisfatto assolutamente per nulla.
Mi dispiace molto perché avevo delle buone aspettative per questa band, ma in questo preciso lavoro io non riesco a trovare i motivi per mettere sul piatto dei lati che siano sufficientemente positivi.
Non mi esalta questo basso fin troppo effettato tanto che il suono in certi frangenti sembra una vera cozzaglia indistinta, quindi non ho nemmeno apprezzato sinceramente la produzione.
Dei sei brani della track salvo gli ultimi due, Stygian, per i riff, ed Elygion soprattutto per la parte più doom.
A volte le aspettative deludono la realtà.