NeverAlone «Same Old Shit» (2014)
Recensione
Secondo gradevolissimo album per gli alternative punk/rockers NeverAlone da Modena, che per la Thisiscore Records propongono un album come questo “Same old shit” che condensa 9 canzoni facili facili in 39 minuti di musica, una musica che a differenza di quel che potrebbe far pensare il titolo dell’album non è un tuffo nel passato fatto da ragazzini senza idee che giocano coi mai vissuti tempi che furono. No: “Same old shit” è moderno, è un disco punk/rock con voce pulita e splendente, ben lontana da quella catramosa dei Ramones o di Lars Fredriksen, il che potrebbe effettivamente scontentare qualche purista, ma va anche detto che questa modernità è compensata dal fatto che la band è comunque fautrice di ritornelli molto gradevoli, ma soprattutto dal fatto che la band non punta solo su quelli: i NeverAlone sanno come fare un album piacevole senza dimenticarsi che deve anche essere vario, e pertanto “Under the sun” e “All the blame” sfogano il lato più veloce ma ancora alt/punk/rock con brani grintosi ma pur sempre parecchio orecchiabili, il tutto senza dimenticare la ballad per chitarra acustica e voce femminile oltre a quella maschile di “My heart will say the rest”, o la spensieratissima e divertente “Everything I’ve done”.
Non ci sono assoli in questo brano, non ci sono brani filler, ritornelli cantabili o preamboli, niente autotune, trovate strambe pseudo originali o che altro: in questo disco c’è solo divertimento e tanta voglia di intrattenere senza poi pretendere di fare chissà quale discone. Paradossalmente, però, è proprio questa onestà e genuinità di fondo che mi colpisce profondamente dei NeverAlone, e che pur se lontano mille miglia da ciò che ascolto regolarmente, me ne fa interessare e quindi si distingue dagli altri dischi italiani che bazzicano su questo stile musicale. Forse non un gruppo che riscriverà la storia, ma di sicuro i NeverAlone sono un gruppo che meriterebbe qualche passaggio almeno radiofonico e anche una chance nello stereo della vostra macchina. Se seguite questo genere o comunque non lo disdegnate, consiglio fortemente ai lettori l’acquisto di quest’album. Per tutti gli altri, rimanete pure a “Io ti amo come amo il punk rock” e “Hello kitty”.
Track by Track
- In a million pieces 75
- This time is over 80
- Under the sun 80
- Paralyzed 80
- We believe 75
- Everything I’ve done 80
- My Heart Will Say The Rest 80
- All the blame 80
- Out of place 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di Snarl » pubblicata il 27.09.2014. Articolo letto 1607 volte.
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