Nick Mantoan «Raw» (2021)

Nick Mantoan «Raw» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.07.2022

 

Visualizzazioni:
784

 

Band:
Nick Mantoan
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Titolo:
Raw

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nick Mantoan :: Vocals, Guitars
Filippo Girivetto :: Bass
Mattia Baricca :: Drums

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
45' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.08.2021

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

“Raw” è il disco di debutto (presunto, visto che discogs non ne vedo altri) di Nick Mantoan, voce e chitarra di questo trio che ci propone rock n roll per 45 minuti di musica. Una musica che, preferisco dirlo da subito, è solo discreta, e che pur non avendo difetti, risulta essere poco più che una buona rilettura e riproposizione di certi tratti caratteristici del rock d’annata, anni 80 e anche decadi più recenti, ma modernizzate.
E il “Solo discreta” è perché tutti i brani di questo “Raw” fanno l’errore di centrare a grandi linee il mood del sound che volevano riproporre, ma poi più o meno finiscono là ciò che hanno da dire, con idee che mancano più o meno dopo il ritornello. Questo lo si sente sin dall’opener “Ruins”, dove in generale il mood è centrato, ma un sound forse fin troppo pulito, una prestazione vocale buona ma abbottonata e una certa monodirezionalità dei brani, che puntano alla stessa struttura senza troppe variazioni, rendono “Raw” ok, ma anche un po’ manieristico, e non aiutano alcuni cali di personalità, come l’inizio di “Trouble maker” che suona simile a “I believe in a thing called love” dei The Darkness, oppure “Boom” che francamente suona come un’altra “Kickstart my heart” dei Motley Crue ma più tra le righe, e tutto questo saltando le prevedibili ballad, date in questa circostanza da “Faces” e da “Come on – on my shoulders”, più desertica ma alla fine che non aggiunge troppo.
Insomma: “Raw” di Nick Mantoan non è male, ma è manieristico. È un album dove la passione c’è, le canzoni funzionano e non fanno mai schifo, ma in qualche modo neanche eccellono particolarmente, sia per mancanza di idee aggiuntive, sia per una certa qual mancanza di attitudine che fa spingere di più i brani. “Raw” è dunque un album carino in realtà, ma la proposta musicale e il risultato finale sono abbastanza ordinari, ormai. Sufficienza giusto perché l’album non ha pecche gravi, ma se si vuole ambire a qualcosa di più, servono più attitudine e personalità, assolutamente.

Track by Track
  1. Ruins 65
  2. Freezing my bones 65
  3. Raw test tv show 65
  4. Trouble maker 60
  5. Faces 60
  6. Feel the beat 65
  7. Boom 60
  8. Stop n go 55
  9. Sexy girl 70
  10. Come on – On my shoulders 60
  11. Stuck him up 65
  12. She has gone 65
  13. Slam radio 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 17.07.2022. Articolo letto 784 volte.

 

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