Oceanwake «Sunless» (2015)

Oceanwake «Sunless» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
F »

Recensione Pubblicata il:
27.04.2015

Band:
Oceanwake

Titolo:
Sunless

Nazione:
Finlandia

Formazione:
Eero Haula - voce
Martti Koski - chitarra
Ville-Veikko Laaksonen - chitarra
Mikko Kulju - batteria
Jarkko Mäkelä - basso

Genere:
Arctic Experimental Metal

Durata:
1h 0' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2015

Etichetta:
Vicisolum Productions

Distribuzione:
Rough Trade Distribution

Season of Mist Distribution

Plastic Head

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Come scorrerà la vita a Luvia, che a dispetto del nome poetico e che inconsapevolmente rimanda a saghe fantasy, si trova in Finlandia? Con tutta probabilità come altrove nel mondo, come in tutte le cittadine popolate da umani - soltanto forse un poco più lenta, o almeno così ci fa piacere immaginare.

Il quintetto finnico che lì affonda le proprie radici annuncia e presenta al mondo il suo secondo lavoro, un compatto quattro tracce con titolo e artwork e titoli che lasciano poca speranza. In realtà la massa musicale dei cinque è tanto oscura quanto, a tratti, aperta e speranzosa: trattasi di un amalgama di metal, doom, dark, rock e post-rock, senz'altro sperimentale e interessante. Le tracce sono lunghe ed articolate, l'oscurità e la pesantezza - anche del cantato - si alternano in maniera armoniosa e a volte inaspettata con slanci post puliti e linee vocali melodiche - financo commoventi. I cinque dimostrano maturità compositiva e tecnica e gusto nel presentare sostanzialmente due facce musicali alternandole e fondendole, e - non banale - tenuta sulle lunghe distanze. Le liriche sono auliche ma senz'altro articolano e rispecchiano appieno quanto proclamato dal titolo dell'intero lavoro ("I am nameless, insipid, I am faceless").

Sarà assolutamente interessante vedere ed ascoltare ed assaporare dal vivo i cinque, sia per la proposta musical-concettuale, sia per l'aspetto performativo: il cantante si esibisce da una pedana eretta a fianco della batteria, e vedere il gruppo suonare pezzi lunghi e strutturati e sfaccettati dev'essere coinvolgente e deve aiutarci a rispondere alla domanda iniziale: come scorre la vita (a Luvia)? Scorre tra alti e bassi, tra forti e piani, a volte veloce e rabbiosa, a volte lenta e melanconica. Proprio come la musica degli Oceanwake.