Quiet in the Cave «Monstro» (2004)

Quiet In The Cave «Monstro» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Painkiller »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1697

 

Band:
Quiet in the Cave
[MetalWave] Invia una email a Quiet in the Cave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Quiet in the Cave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Quiet in the Cave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Quiet in the Cave

 

Titolo:
Monstro

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Manolo Ferronato :: guitars e vocals
Carlo Bellucci :: bass
Alessandro Marchionni :: drums
Mike Marchionni :: keyboards e sinth

 

Genere:

 

Durata:
39' 47"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Quiet in the Cave, ci presentano un disco, che si muove sulle orme del postcore tanto caro ai Neurosis, composto da 7 tracce, alcune delle quali sembrano avere una durata eccessiva. “Monstro” è un album difficile da recepire, non c’è dubbio che la proposta della band è intrisa di enorme coraggio, basti pensare che dentro questo demo confluiscono una miriade di generi, che difficilmente riescono a trovare posto in un singolo lavoro. Si passa dall’ambient rumoroso ma suggestivo dell’opening act “Green Desert”, che con i suoi 10 minuti spiazza l’ascoltatore e a tratti lo annoia, alla funkeggiante “Pinguino” con gli slap iniziali, che vengono sostituiti da atmosfere black metal, con tanto di growl micidiali che escono dalle corde vocali del singer Manolo Ferronato. Si continua sugli stessi passi dell’opening act, con “Something About Silence”, anche qua si parte con una miscela di ambient e noise fino ad arrivare a cupe sonorità che sanno di marcio, tanto care al black metal. Il resto dell’album non ci rivela niente di nuovo, rispetto a quello che la band ci ha propinato nelle tre canzoni iniziali, insomma si continua imperterriti nella stesura di track che si compongono di parti (solitamente iniziali) più soft fino a concludere con sfuriate nel riffing, nel drumming e nelle vocals (terrificanti ma anche molto statiche e monolitiche).
Non posso affermare che questo album, rientri nei miei canoni di bellezza musicale, sono convinto che gli arrangiamenti e la produzione avrebbero dovuto dare maggiore incisività alle chitarre, a scapito del drumming e alla miriade di effetti elettronici di cui è costellato l’album, anche il songwriting sembra mancare di concretezza e finisce a volte perfino a nauseare l’ascoltatore, tutto sommato comunque i Quiet in the Cave, dimostrano di avere qualche buona idea e se riusciranno a maturare nella costruzione delle song anche senza perdere la connessione con il loro habitat naturale se ne potrà riparlare. Per ora sono consigliati solo a chi ha estrema confidenza (ma davvero estrema) con il genere.

Track by Track
  1. Green Desert 65
  2. Pinguino 70
  3. Something About Silence 60
  4. Walking 50
  5. Phase 55
  6. Jesus in the Trash Case 50
  7. Borderline 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Painkiller » pubblicata il --. Articolo letto 1697 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti