Ravenscry «The Attraction of Opposites» (2014)

Ravenscry «The Attraction Of Opposites» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
25.10.2014

 

Visualizzazioni:
2995

 

Band:
Ravenscry
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Titolo:
The Attraction of Opposites

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giulia Stefani - Voice
Paul Raimondi - Guitar
Mauro Paganelli - Guitar
Andrea “Fagio” Fagiuoli - Bass guitar
Simon Carminati - Drums

 

Genere:
Melodic Metal

 

Durata:
54' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.05.2014

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione


Grande ritorno dei Ravenscry, che con il loro nuovo lavoro “The Attraction Of Opposites” a seguito dell'omonimo EP datato 2009 e del primo full-lenght “One Way Out” uscito nel 2011, confermano la grande qualità compositiva e tecnica che fin da subito ha attirato l’attenzione dell’ambiente Metal italiano.
Purtroppo la presenza temporale “dilatata” nel corso degli anni pesa su questo progetto, che meriterebbe una posizione in prima fila nella scena musicale italiana.
Il genere proposto, è quello che ormai è praticamente un marchio per la band milanese, Melodic Metal con ritmiche e sonorità pesanti, capaci di lasciare spazio a tematiche gothic/simfonico il tutto arricchito con eleganti passaggi Prog. La fantasia e la sperimentazione della band non trovano veramente limiti inserendo addirittura intermezzi quasi “Acid jazz” di trombone.

Tutti questi elementi sono ben distribuiti su tutti i 13 brani registrati al Ravenstudio e mixato dall'accoppiata Roberto Laghi-Dragan Tanaskovic (In Flames, Diablo Swing Orchestra, Entombed) al Bohus Sound Recording in Svezia, per una produzione veramente magistrale sotto ogni punto di vista; le capacità compositive ed interpretative della band vengono esaltate sia dalla grande tecnica strumentale di tutti i musicisti (che non hanno di sicuro bisogno di molte presentazioni) sia dalla bellissima voce di Giulia Stefani, a mio avviso elemento di spicco del lavoro, che riesce a calarsi così profondamente nei pezzi da sembrare quasi un opera di recitazione vista l’intimità della prova canora presentata.
Unica nota per così dire negativa, è la durata del disco; 13 brani sono veramente tanti anche se estremamente curati ed arrangiati alla perfezione, ammetto di aver provato una certa difficoltà nell’ascolto completo e consecutivo del disco.

Credo che questo album sia una grande conferma per questa band, vista l’importanza che ha in generale il secondo disco per tutti, non può che fornire a questi ragazzi un trampolino di lancio ed una visibilità a livello europeo di tutto rispetto, che di sicuro merita a pieno. Facciamo a gran voce i complimenti ed i migliori auguri ai Ravenscry per questo grande disco.

Track by Track
  1. Luxury Of A Distraction 85
  2. The Witness 80
  3. Missing Words 85
  4. Alive 90
  5. The Big Trick 85
  6. Touching The Rain 85
  7. Cynic 90
  8. Living Today 85
  9. Third Millennium Man 80
  10. Noir Desire 80
  11. Ink 85
  12. Your Way 85
  13. ReaLies 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Dust » pubblicata il 25.10.2014. Articolo letto 2995 volte.

 

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