Sepik «Sepik» (2020)

Sepik «Sepik» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.08.2020

 

Visualizzazioni:
1389

 

Band:
Sepik
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Titolo:
Sepik

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Catozi :: Vocals, Guitars
Matteo Panecaldo :: Bass, Backing Vocals
Simone Mantua :: Guitars
Stefano Catozi :: Drums

 

Genere:
Metal / Hardcore

 

Durata:
41' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2020

 

Etichetta:
Warhell Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Incoraggiante debutto discografico sulla lunga distanza per i Sepik da Ceccano, che in 41 minuti di musica riescono a convincerci con il loro mix di alternative, hardcore, punk e metal tutti incrociati tra di loro, per un mix che propone chitarre discordanti su ritmi poliedrici e voci gridate in pieno stile hardcore. Non il più unico dei generi musicali, va detto, e il rischio di fare male c’era, visto che in questo genere vale un po’ lo stesso discorso di certa musica post, ovvero troppe lungaggini e troppa roba astratta che rendono il risultato senz’altro schizzato e contorto, ma anche non molto fruibile e fine a sé stesso.
Tuttavia, i Sepik ce la fanno alla grande, con una opener “Static wirthing” che sin da subito rivela una band capace di suonare in modo non auto indulgente e spezzettamenti ritmici interessanti, e con il tutto che viene enfatizzato nelle ancora migliori “Aesthetic lice” e “Social anxiety”, dove la prima di queste suona molto dissonante e cangiante, ma con tutto perfettamente cesellato, mentre la seconda propone atmosfere a volte sornione e che dosano il delirio sonoro con astuzia. Cosa che si sente anche in “Do I exist”, dove andamenti più quadrati riportano il quadro su sonorità più comprensibili e non troppo pretenziose, semmai ulteriormente semplificate dalla cover dei Prodigy qui proposta, ovvero “Breathe”. Questi sono anche gli episodi migliori di un album di debutto promettente, che mostra come si può suonare questo genere musicale senza esagerare o suonare astrusi, con semmai l’unico difetto di alcune voci pulite che dovrebbero essere rese un po’ meglio, forse con l’uso di una doppia voce, e senz’altro di una intonazione meno traballante. Ok suonare schizzati, ma così è un po’ troppo…
Ma a parte questo difetto, il debut dei Speik è comunque un album positivo. Se il caos sonoro di questi generi incrociati, nonché certo Math rock fa al caso vostro, date una chance di acquisto a questi ragazzi da Ceccano.

Track by Track
  1. Static writhing 70
  2. Aesthetic Lice 75
  3. Social Anxiety 75
  4. Breathe (Prodigy cover) S.V.
  5. Do I exist 75
  6. Mind Blind 70
  7. What's left 70
  8. Recor 70
  9. Through the mask 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 14.08.2020. Articolo letto 1389 volte.

 

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