Sicktale «Birthday In A Scrapyard» (2020)

Sicktale «Birthday In A Scrapyard» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
29.09.2020

 

Visualizzazioni:
1028

 

Band:
Sicktale
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Titolo:
Birthday In A Scrapyard

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giorgio Gibellini :: Vox, Guitar
Ivan Rota :: Vox
Francesco Alfiero :: Guitar
Daniele Malabarba Bass
Attilio Coldani :: Drums

 

Genere:
Rock / Alternative / Grunge

 

Durata:
46' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.03.2020

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Birthday in a scrapyard” dei Sicktale (che suppongo essere il disco di debutto a causa di una biografia molto striminzita) è un disco che nei suoi 46 minuti e mezzo di musica raccoglie la preziosa eredità musicale lasciata dagli Alice in Chains dei primi album, e riproponendocela in maniera soddisfacente in questo disco, semmai sporcata un po’ da qualche influenza stoner e da sonorità più ariose e alternative in altri momenti.
Non un disco del tutto originale, dunque, ma “Birthday…” riesce nel tentativo di fare affiorare ancora quelle sonorità grazie a un songwriting fresco e ispirato, che prende riffs degli stili suddetti e riesce a plasmarli come vuole, grazie a una chitarra solista che svolge il suo lavoro con estrema perizia e una voce che pur non facendo nulla per suonare corale e in pieno stile primi Alice in Chains, riesce a suonare così avvincente. Per questo motivo vi troverete ad apprezzare una opener come “Glitch”, tanto classica quanto riuscita come le successive due canzoni, o una “Regrets” più chiaramente in stile Alternative americano dei tempi che furono, o i due ideali singoli secondo me dati da “The gambler”, più diretta e ideale esemplificazione del sound, o l’ispirata “Requiem for an asshole”. E poco importa che a volte la band sembra andare un po’ alla cieca come nella superflua “The guest” o una “Amen” il cui arpeggio iniziale è troppo vicino a quello di “Fata Morgana” dei Litfiba, anche se il brano è strutturato che va da tutt’altra parte, visto che tutto è controbilanciato da un entusiasmo e da una ispirazione notevole, che si sente nella lunga “Innocence ends”; dove la band si sfoga per 6 minuti, e nella conclusiva “Weight”, un tributo tanto chiaro quanto onesto alle muse ispiratrici di questi ragazzim dal mood molto alla “Man in the box”.
In conclusione: “Birthday in a scrapyard” non sarà un disco originale, ma sa promulgare la memoria degli Alice in Chains con risultati ragguardevoli. Se non avete dimenticato le gesta di questa band, questo disco dei Sicktale è un ottimo modo per tenere vivi quei ricordi.

Track by Track
  1. Glitch 75
  2. The adherent 75
  3. Trust? Nothing! 75
  4. Amen 65
  5. Regrets 75
  6. The guest 60
  7. The gambler 80
  8. Requiem for an asshole 80
  9. Innocence ends 70
  10. Weight 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 29.09.2020. Articolo letto 1028 volte.

 

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