Sirgaus «L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale» (2023)

Sirgaus «L'anguana E La Gemma Del Mare Ancestrale» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
02.04.2023

 

Visualizzazioni:
700

 

Band:
Sirgaus
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Titolo:
L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mattia Gosetti: voce, basso, orchestre, synth, chitarra. Sonia Da Col: voce.
Ospiti: Valeriano De Zordo (voce) Gianluca Nardei (voce)
Michele Bressa (chitarra solista)

 

Genere:
Rock / Metal

 

Durata:
1h 21' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.02.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Infinity Heavy
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Recensione

I Sirgaus sono attivi da più di dieci anni e si sono caratterizzati per la profondità delle loro scritture sia nei testi che nella musica, quest’ultima è una ricerca tematica continua attraverso la quale narrare la storia del proprio territorio, le proprie radici con uno sguardo alla natura.
“L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale” è
ispirato ad un murale di Cibiana di Cadore e narra di un ragazzo (Zoro) e di una strega. La vicenda è avvincente e articolata, qui non è sede per analizzarla in maniera approfondita tuttavia, se sarete interessanti, non è difficile reperire il tutto e comprendere appieno anche ciò che viene espresso in musica.
Ora addentriamoci in questo lungo percorso.

Si inizia con una sorta di intro narrata, L’Anguana e la gemma del mare ancestrale, che ci permette di entrare nella storia con maggiore intensità; Zoro continua la storia con un metal che si snoda tra epico e melodico, la voce del cantante è molto “da power” ma la musica rimane più pacata, per così dire.
Indomita arte è apparentemente cupa, tuttavia si sviluppa in modo intrigante e glorioso grazie anche al chorus, abbellito da cori importanti.
La miniera oscura è in tema con il luogo che si vuole evocare nel testo: triste, cupa e intricata, esattamente come possono essere i cunicoli abbandonati di un’antica miniera.
L’Anguana è un’altra song articolata e misteriosa che si apprezzare per la sua non banalità nel testo come nell’interpretazione della cantante; Monti pallidi ha un sound più moderno, il ritornello è talmente orecchiabile che potrebbe essere trasmesso in radio, sebbene ciò non compromette la sua poetica.
Riappare Zoro in una versione differente, Sui Porti di Candia mi ha da subito ricordato i Lacuna Coil, probabilmente per il sound generale; Un pianeta di meraviglie e Sotto una luna crescente continuano con un’atmosfera molto imperiale e oscura, belli i cori.
Il sogno torna a vivere possiede un piacevole intreccio vocale che la rende eterea; La gemma ancestrale ci porta completamente in questo mondo fantasy ricco di avventure epiche e battaglie avvincenti dalle quali si torna attraverso le note di Cadore provincia del Nord.
A Lubiana ha un tocco folk; la traccia bonus Cora è dinamica e sempre coerente con il resto dell’opera.
Following the stone, infine, è un’altra song aggiuntiva che racchiude l’essenza magistrale dei Sirgaus.

Tirando le somme, possiamo affermare che i Sirgaus hanno fatto un disco sicuramente interessante, ricco di ispirazione storica. In un certo senso, mi sento di dire che un lavoro simile debba essere accompagnato da una recitazione, una visione altrimenti si perde parte del suo notevole spessore.
Questa forse è l’unica nota negativa perché, per il resto, Mattia e Sonia lavorano molto bene insieme e mettono letteralmente in atto la loro fantasia attraverso parole poetiche raccontate con la giusta interpretazione e intensità.
Un’opera che consiglio vivamente agli appassionati di teatro e di musical abbinati al metal più melodico e sinfonico.

Track by Track
  1. L'Anguana e la gemma del mare ancestrale 70
  2. Zoro 70
  3. Indomita arte 70
  4. La miniera oscura 70
  5. L'Anguana 70
  6. Monti pallidi 70
  7. Zoro (ripresa) 70
  8. Sui Porti di Candia 70
  9. Un pianeta di meraviglie 70
  10. Sotto una luna crescente 70
  11. Il sogno torna a vivere 70
  12. La gemma ancestrale 70
  13. Cadore provincia del nord 70
  14. A Zubiana 70
  15. Cora (bonus track) 70
  16. Following the stone (bonus track) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di reira » pubblicata il 02.04.2023. Articolo letto 700 volte.

 

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