Sonum X «Metamorpher» (2022)

Sonum X «Metamorpher» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
29.09.2023

 

Visualizzazioni:
334

 

Band:
Sonum X
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Titolo:
Metamorpher

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Sampietri :: Drums, Vocals
Andrea Bombaci :: Guitar, Vocals
Marco Zerbinati ::- Bass, Backing vocals

 

Genere:
Heavy / Psych

 

Durata:
29' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo album per questo trio di stoner rockers da Mantova chiamato Sonum X, il cui “Metamorpher” consiste in 5 brani veri più intro, outro e intermezzo di 29 minuti e poco più (Lo si poteva anche definire un Ep, praticamente), per un risultato tuttavia solo discreto in quanto è un album non certo brutto, ma che raramente fa gridare al miracolo.
Più volte infatti in questo disco la freschezza compositiva va un po’ a mancare, persa un po’ tra i canovacci del genere e con momenti come la title track dove il brano va bene ma le linee vocali non osano più di tanto e quindi il brano viene un po’ zittito, mentre in “X.@.N.@.X.” avviene più il contrario, con delle linee vocali buone, ma affiancate a riffs del ritornello che non si aprono come dovrebbero. Bisogna aspettare la coppia “Dust n bones”, più desertica che psych rock, e la suggestiva “Lost in space”, specie nella seconda parte, per sentire qualcosa di realmente vincente, ma qui di fatto ciò che c’è di buono finisce, perché “5th avenue lights” è un brano carino ma non eccezionale, e poi il disco di fatto finisce, per un risultato che va benino, ha qualcosa di buono, ma oltre a uno status di “disco di nicchia” non va, proprio per il sound derivativo e per il fatto che uno o due brani secondo me era legittimo averli in questo disco, in modo da avere più carne al fuoco. E non c’è molto altro da dire, onestamente, se non che a volte i Sonum X sembrano orientarsi ed essere più a loro agio sul rock anni 90 (come in “Lost in space”) che sulle chitarre pesanti dello stoner. “Metamorpher” è dunque questo: non male, ma anche che non fa saltare il banco. Per collezionisti e fan sfegatati di Kyuss e compagnia fumata.

Track by Track
  1. Intro.version - Intro S.V.
  2. Metamorpher 65
  3. X.@.N.@.X. 65
  4. Dust 'n bones 70
  5. Signals from the future - Intermezzo S.V.
  6. Lost in space 70
  7. 5th avenue lights 60
  8. Outro.solution - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 29.09.2023. Articolo letto 334 volte.

 

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