Sorrows Path «The Rough Path of Nihilism» (2011)
Recensione
Power/doom? No, personalmente dico che il disco di debutto dei greci Sorrow’s Path è un album prog metal, visto che dei generi suddetti il primo è presente solo sotto forma di voce e di qualche rara parte un po’ più mossa mentre del doom, a parte qualche atmosfera solenne e qualche riffone che si rifà allo stoner, non c’è molto altro. Per il resto, a me questo “TRPoN” pare prog in tutto e per tutto, a causa di una struttura delle canzoni molto aperta e poco incline allo stilema “strofa – ritornello”, cangiante di atmosfere tra brano e brano, e in generale molto eterogeneo e poliedrico, uscito per la Rock it up Records e che condensa 12 canzoni in un’ora netta.
Ed a scapito di tutto questo, il CD è riuscito e apprezzabile, ma probabilmente non ancora perfetto a livello di idee. Anzitutto, la qualità sonora, buona ma non del tutto capace di esaltare le composizioni della band, soprattutto per quanto riguarda la voce, che mi pare manchi di troppe sovraincisioni e di fare linee vocali non sempre interessanti, se si esclude l’estensione vocale mostrata. Per non contare una copertina che sarà pure fatta da un artista famoso, ma la trovo troppo lugubre e poco descrittiva del significato dell’album. Avrei preferito qualcosa di più dettagliato e che spieghi meglio l’album come contenuti e testi. Fortunatamente, a controbilanciare questo ci sono le composizioni, di cui le migliori del lotto partono dalla molto prog metal “The beast” all’aggressiva “Getting closer”, che presenta una parte solista decisamente non male, passando per la più lenta e soffocante “Prostitute” e all’accoppiata di canzoni finale, delle quali “Empty eyes…” costituisce assolutamente l’episodio migliore del disco, in quanto molto da anthem, potente e dal tiro molto buono, mentre la conclusiva “Nihilism” costituisce un ottimo riassunto del songwriting mostrato nel disco.
Insomma: pur se con margini di miglioramento, questo “The rough path of nihilism” è un disco riuscito e gradevole di prog metal, con alcune influenze doom e altri elementi del power. Se siete appassionati di questi generi musicali, provate a dare un ascolto a questo disco, sperando che nel frattempo con la prossima uscita i difettucci qui presenti siano sanati.
Track by Track
- All love is lost 65
- The Beast (S.P.R.) 75
- Honestly... 65
- Fetish 70
- Dirty game 70
- Mr. Holy 60
- Getting closer 75
- Queen of doom 70
- Prostitute 75
- Hymn Of Differentiation 60
- Empty Eyes And Blackened Hearts 75
- Nihilism 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
69Recensione di Snarl » pubblicata il 09.07.2013. Articolo letto 1572 volte.
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