Strider «The Unfallen» (2020)

Strider «The Unfallen» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
05.11.2021

 

Visualizzazioni:
1249

 

Band:
Strider
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Titolo:
The Unfallen

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Thanatos Bass
Reanimator Drums
Atoragon Guitars, Vocals
Luca Boldrini Guitars
Napalm Keyboards
Andrea Reali Vocals

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
32' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2020

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Brutto iniziare la recensione di un album sapendo che purtroppo la band non c’è più; costretta a mollare per colpa di un lutto.
Alla fine hanno deciso lo stesso di pubblicare il loro epitaffio con materiale a cui stavano lavorando prima della morte di uno dei chitarristi.

Così ci ritroviamo fra le mani “Unfallen”.

Che album ne esce fuori? Un riuscito mix fra death metal (si può dire dire death metal melodici?) e heavy metal classico; un sound arricchito da tastiere e voci cattive, ringhianti; secondo me arricchito da una produzione “ruvida” che ha evitato di levigare troppo i suoni.

Parlo di heavy metal classico sentendo per esempio l’inizio di “Queen of blades”; mi son venuti in mente subito i primi Iron, quelli che adoravo.
Ma non è un album fermo a quegli anni; il gruppo riesce in pieno a rendere moderno il loro sound sfiorando a tratti pure il nu metal.

Ci spostiamo invece verso il death metal con (per esempio) “Before daybreak”. Di certo riescono sempre a rendere particolare e unico il loro sound con quel tocco di melodia che da una spinta in più ai pezzi.
Forse una via di mezzo nel loro sound si sente in “Sensory deprivation (ed anche in “Plan 9), la loro ballata futuristica che mi ha fatto fare un altro salto nel passato ricordandomi un altro gruppo che ho amato negli anni 80, i Voivod.

Finale atipico con un brano stumentale (“Semiacoustic melody”), forse un modo per stemperare la tensione e la malinconia di questo addio.
Che dire, a me il lavoro piace; qualcosa di nuovo nel panorama (anche se non è il loro primo lavoro) italiano; peccato sia finita qua.

Track by Track
  1. The Madara Conspiracy 75
  2. Queen of Blades 70
  3. The Unfallen 75
  4. Before Daybreak 70
  5. The Hand of Gul'dan 70
  6. Sensory Deprivation 75
  7. Plan n.9 75
  8. Strider Semiacoustic Medley 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Bata » pubblicata il 05.11.2021. Articolo letto 1249 volte.

 

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